Le malefatte del Cavaliere, la sua endemica corruzione, tale da non apparire neppure come tale, è preferibile all'altrettanto endemica, in più ipocrita e pandemica, delle malefatte dei politicanti di mestiere, specialisti della logorrea democratica e babelica, da Fini a giù giù, fino ad arrivare ai vendoliani, sinistri ed ecologisti, passando attraverso il partito dei trans, transpartito, transnazionale, sistematicamente antisistema da vari decenni, sempre in prima fila come braccio politico italiota del Male. Ahimè, questo il tristo stato delle cose. A volerle guardare in faccia.
In fondo, l'anziano ricco e potente, incarna i sogni della provincia cosi come è stata 'educata' negli anni del dopoguerra, a dané e dòn, anche a mangià, come il suo mentore, venuto meno, Craxi, che si liposuzionazava periodicamente come un maiale da gonfiare e sgonfiare di cibo. Prodromo di ogni futura manipolazione del corpo, cioè dell'inesistente, complice la chirurgia plastica su scala industriale. Si trasforma e si cambia ciò che da sempre è un eterno cambiamento. Il materialismo più bieco ci porta alla battaglia contro i mulini a vento. Che però è una filiazione di quello teorico. L'humus in cui è stata cresciuta la Repubblica, nata dalla Resistenza e degno coronamento del Risorgimento. Di male in peggio. Sequela macabra.
In una civiltà degrata, senza degli ideali che non siamo mode o valori passeggeri, nè trascendenza, ma molto ben sorvegliata affinchè non ne sorgano, eventualmente, dei nuovi o, nuovamente, di antichi. Non resta che il sesso, in tutti i modi e maniere.
Un consumo ed un abuso sconfinato e favorito, martellante, ossessionato. Ciascuno a casa sua fa quello che vuole: è il leit motif, cinico e scellerato dei nostri giorni. Che non esistano zone franche al dovere morale, se proprio non vogliamo scomodare la coscienza, ferro vecchio d'altri tempi. non li sfiora neppure. L'individuo è Giudice e Signore. Nessuno ha da render conto. Il citoyen non vuole essere tutelato, manco fosse un minore. Sesso liberato, promiscuo e consenziente. Sempre tollerato, a meno che per una manovra ricattatoria e diffamatoria non convenga gridare allora scandalo, per ragioni comunque extra morali. Il "dossieraggio" e la "macchina del fango" sono termini entrati tragicamente nell'uso quotidiano, normali neologismi. La tele-porno-pluto-democrazia liberale, il fior fiore della mentalità moderna. Una "cura" da cavallo che fa stramazzare al suolo un ronzino che a malapena si regge.
Arma di sterminio a livello di etnocidio. In Europa di sicuro. Forse collaudo per la scala mondiale.
La morale è un insulto, il moralismo un vizio dei più deprecabili. Il sostegno alla legge morale? Roba da integralisti islamici. La "Repubblica delle Virtù" una categoria politologica negativa, un'invettiva da rivolgere contro gli avversari politici. Noi, che musulmai non siamo, le nostre figlie se non ad Arcore, almeno in TV le manderemmo volentieri. Veline e raccomandate, fiction e realtà si sovrappongono fino ad identificarsi. E i concorsi di Miss (proibiti per legge, in certi paesi) con tanto di madri trepidanti? Almeno il consiglio di un'occhiata al portafogli del Principe Azzurro delle nostre figlie, prima di ogni decisione, glielo vogliamo lesinare?
Abbiamo persino inventato una nuova patologia, quel del sesso compulsivo e ossessivo, con tanto di disintossicazione, cliniche specializzate e programmi rieducativi e terapeutici. Ma guai a parlare di contenimento. Castità è purezza, propugnarla significa subire n reprimenda sociale certa. Ed anche la Chiesa, sempre attenta a non scontentare i suoi clienti, non solo si è fatta più prudente. Come un corpo in necrosi avanzato, neppure più i veri o falsi Savonarola la turbano più. Ha smesso di bruciarli.
Dopo l'abbuffata demo-pornografica di massa, di rammollimento morale costante della gioventù - dove neppure un innocui formaggino non viene pubblicizzato senza implicazioni sessuali, pretendereste di uscirne indenni? Inevitabile, anche sul piano fisico, oltre che ssu quello morale, che dopo le abbuffate e le intossicazioni debba venire il momento della "purga".
Ma ridare vitalità al cadavere dell'homo tecnologicus, esangue da decenni di democrazia e di laissez faire? No vero? Disciplina e spirito di sacrificio, differenze e gerarchie, robe d'altri tempi vero?
Per un attimo ci si è soffermati sulla "finanza etica", giusto il tempo per ammansire qualche moto di indignata reazione alla crisi mondiale delle banche, degli speculatori "tossici", ma senza troppo insistere. Passata la bufera, ci si scorderà presto anche di averne anche solo accennato.
Cos'hanno da insegnre questi promotori di pornografia, di gay pride, di movimenti di 'liberazione', dei diritti delle prostitute, della promiscuità in tutte le salse, della contaminazione, delle varie pillole, degli aborti, della 'liberta sessuale', dell' "utero è mio", raccolti dietro le bandiere liberal-democratiche? E volete che i vostri leaders tendano alla santità?
"Noi la diamo gratis" : deriviamo o no, in qualche modo, dagli animali?
Non sarebbe ora di cambiare?
"Fatti non foste...", si ma... - come ci ricorda Guido De Giorgo:
In fondo, l'anziano ricco e potente, incarna i sogni della provincia cosi come è stata 'educata' negli anni del dopoguerra, a dané e dòn, anche a mangià, come il suo mentore, venuto meno, Craxi, che si liposuzionazava periodicamente come un maiale da gonfiare e sgonfiare di cibo. Prodromo di ogni futura manipolazione del corpo, cioè dell'inesistente, complice la chirurgia plastica su scala industriale. Si trasforma e si cambia ciò che da sempre è un eterno cambiamento. Il materialismo più bieco ci porta alla battaglia contro i mulini a vento. Che però è una filiazione di quello teorico. L'humus in cui è stata cresciuta la Repubblica, nata dalla Resistenza e degno coronamento del Risorgimento. Di male in peggio. Sequela macabra.
In una civiltà degrata, senza degli ideali che non siamo mode o valori passeggeri, nè trascendenza, ma molto ben sorvegliata affinchè non ne sorgano, eventualmente, dei nuovi o, nuovamente, di antichi. Non resta che il sesso, in tutti i modi e maniere.
Un consumo ed un abuso sconfinato e favorito, martellante, ossessionato. Ciascuno a casa sua fa quello che vuole: è il leit motif, cinico e scellerato dei nostri giorni. Che non esistano zone franche al dovere morale, se proprio non vogliamo scomodare la coscienza, ferro vecchio d'altri tempi. non li sfiora neppure. L'individuo è Giudice e Signore. Nessuno ha da render conto. Il citoyen non vuole essere tutelato, manco fosse un minore. Sesso liberato, promiscuo e consenziente. Sempre tollerato, a meno che per una manovra ricattatoria e diffamatoria non convenga gridare allora scandalo, per ragioni comunque extra morali. Il "dossieraggio" e la "macchina del fango" sono termini entrati tragicamente nell'uso quotidiano, normali neologismi. La tele-porno-pluto-democrazia liberale, il fior fiore della mentalità moderna. Una "cura" da cavallo che fa stramazzare al suolo un ronzino che a malapena si regge.
Arma di sterminio a livello di etnocidio. In Europa di sicuro. Forse collaudo per la scala mondiale.
La morale è un insulto, il moralismo un vizio dei più deprecabili. Il sostegno alla legge morale? Roba da integralisti islamici. La "Repubblica delle Virtù" una categoria politologica negativa, un'invettiva da rivolgere contro gli avversari politici. Noi, che musulmai non siamo, le nostre figlie se non ad Arcore, almeno in TV le manderemmo volentieri. Veline e raccomandate, fiction e realtà si sovrappongono fino ad identificarsi. E i concorsi di Miss (proibiti per legge, in certi paesi) con tanto di madri trepidanti? Almeno il consiglio di un'occhiata al portafogli del Principe Azzurro delle nostre figlie, prima di ogni decisione, glielo vogliamo lesinare?
Abbiamo persino inventato una nuova patologia, quel del sesso compulsivo e ossessivo, con tanto di disintossicazione, cliniche specializzate e programmi rieducativi e terapeutici. Ma guai a parlare di contenimento. Castità è purezza, propugnarla significa subire n reprimenda sociale certa. Ed anche la Chiesa, sempre attenta a non scontentare i suoi clienti, non solo si è fatta più prudente. Come un corpo in necrosi avanzato, neppure più i veri o falsi Savonarola la turbano più. Ha smesso di bruciarli.
Dopo l'abbuffata demo-pornografica di massa, di rammollimento morale costante della gioventù - dove neppure un innocui formaggino non viene pubblicizzato senza implicazioni sessuali, pretendereste di uscirne indenni? Inevitabile, anche sul piano fisico, oltre che ssu quello morale, che dopo le abbuffate e le intossicazioni debba venire il momento della "purga".
Ma ridare vitalità al cadavere dell'homo tecnologicus, esangue da decenni di democrazia e di laissez faire? No vero? Disciplina e spirito di sacrificio, differenze e gerarchie, robe d'altri tempi vero?
Per un attimo ci si è soffermati sulla "finanza etica", giusto il tempo per ammansire qualche moto di indignata reazione alla crisi mondiale delle banche, degli speculatori "tossici", ma senza troppo insistere. Passata la bufera, ci si scorderà presto anche di averne anche solo accennato.
Cos'hanno da insegnre questi promotori di pornografia, di gay pride, di movimenti di 'liberazione', dei diritti delle prostitute, della promiscuità in tutte le salse, della contaminazione, delle varie pillole, degli aborti, della 'liberta sessuale', dell' "utero è mio", raccolti dietro le bandiere liberal-democratiche? E volete che i vostri leaders tendano alla santità?
"Noi la diamo gratis" : deriviamo o no, in qualche modo, dagli animali?
Non sarebbe ora di cambiare?
"Fatti non foste...", si ma... - come ci ricorda Guido De Giorgo:
"Quanti sono gli ammiratori di Dante che non si limitano a magnificarne il verso o l' espressione - cose assolutamente esteriori e superficiali - ma ne assumono la dottrina, il sapere su tutti i piani dell' essere a cui si applica e nella totalità del Viaggio Celeste?"
Noi, così "esteriori e superficiali", sapremo risorgere?
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