lunedì 28 febbraio 2011

Questioni di fondo.


Macchine e sangue.



Ricordate il meccanicismo ? La statua di Condillac? D'Holbac, Helvétius, Condorcet, e tanti altri? Le ossa come leve, i tendini come conduttori elettrici, i muscoli funi e leve, il cuore come pompa? Il rene, un filtro. Il sangue e le vene? Un impianto idraulico!
Un'orgia materialistica spazza via ogni orma del sacro. Materialismo che, con arguzia di chi è avvezzo a'spaccare il capello in quattro', viene definito 'volgare'. Lo scopo era quello di distinguerlo da quello, ben più meritorio agli occhi della mentalità moderna, fino a diventarne elemento consustanziale, ci si passi l'espressione. Caratteristica essenziale, macchine per produrre macchine. Non può stupire che l'uomo moderno non ne rimanga contaminato. Questi scienziati erano in prevalenza nobili e abati, che avevano completamente smarrito li loro funzioni tradizionali. In pratica, hanno concretamente contribuito a segare il ramo su cui ancora stavano seduti.
L'idea di scienza e di scientifico conferisce a queste concezioni un alone neutrale e asettico. Chirurgico. Aggettivo usato spesso associato alle bombe e ai bombardamenti. Si, certo. Ma anche ai mattatoi, che di tutte le guerre, è, indubitabilmente, quella più a 'senso unico'. Si può, e si dovrebbe discutere sul concetto di guerra giusta (e quindi anche santa) - era un capitolo normale nella teologia medievale, S. Tommaso, per citare un esempio, vi ha profuso energie sul tema -, divenuto argomento tabù da un irenismo fanatico dominante ed ecumenico, ma la guerra dei mattatoi e i fiumi di sangue crudele che causa, è la più ingiusta e ingiustificabile, la più degradante per l'essere umano. Fa a pezzi le sue vittime, le mette in un piatto, e con vezzo raffinato, ne fa motivo di sofisticate divagazioni del dibattito scientifico, tra il gastronomico e il nutrizionistico.



La Comunità europea ha introdotto un certificato per garantire la minor sofferenza possibile per gli animali al momento della macellazione. Il Consiglio dei ministri dell'Unione europea ha raggiunto un accordo sul nuovo regolamento che interessa il welfare degli animali, che prevede norme più severe per i macelli, compresa la nomina di un esperto in materia di benessere degli animali e una speciale abilitazione per gli operai del mattatoio.
Siamo al delirio del dispotismo razionalistico. Come dire: diamo pure la morte, e a profusione, su scala industriale, ma con igiene, delicatezza e sentimento, inchiniamoci tutti all'americanismo del politically correct. Nulla di più dissacrante, blasfemo e ipocrita di questi modi 'civili' di ragionare. 'Indignati speciali' se si tratta di condannare la corrida, antico rito, la tauromachia, imperdonabile alle belle anime contemporanee, ben disposte a guardare dall'altra parte o a dar giustificazioni di fronte allo sterminio quotidino di milioni di esseri.
Il razionalismo qui mostra il suo vero volto, freddo, spietato, inesorabile. Verrebbe da di dire, irrazionale.


Frankenstein, parente del Golem, non a caso è composto di pezzi smembrati e ricuciti con la 'sapienza' inquietante della scienza. Sapienza satanica.
Poi, il nostro illuminato Occidente ha il coraggio e la spudoratezza di prendersela con il sacrificio religioso perchè, si dice, si oppone allo stordimento preventivo. Più che un sincero sentire, sembra piuttosto un ulteriore modo per svolgere la sua funzione anti-tradizionale, contrapponendosi a quelle civiltà e religioni che questo problema ancora se lo pongono, di questo squilibrio, di questo caos, disarmonia che l'uccisione comporta, quelle civiltà che non hanno dimenticato, nobili e intrinsicamente conservatrici.


Nessuna forma forma di sacrificio tradizionale raggiungerà mai quegli abissi di cinismo del massacro industrializzato dei mattatoi.
Chi non ha mai sentito dire di fronte allimmagine di un indiano scheletrito: "Ah! Muoiono di fame con le vacche che girano per strada (come dire, che ignoranza)!"
E si sente anche spesso l'espressione, tutta moderna, a mo' di lamento, "a costo di passare per reazionario!"
Crediamo sia un richiamo dovuto, quello di riporre attenzione alle parole - così importanti nella nostra società, detta, della comunicazione - e quando sembra necessario, ricondurle al loro significato vero e autentico, che fateci caso, coincide sempre con l'antico (nè moderno, ovvio, ma neppure 'vecchio'). Reazionario è quel modo di vedere le cose che non regge e maltollera la Legge di Dio, Legge eterna, immutabile, e quindi la cambia, la 'migliora', e si inventa il progresso. L'innovazione in realtà è la suprema offesa recata a tale Legge, depositata nella Tradizione delle antiche e nobili civiltà, nei loro testi sacri, nelle loro organizzazioni sociali.
Il Progressista è il peggiore dei reazionari, perchè questa Legge gli pare intollerabile, insopportabile. Il futuro che si immagina, cioè il tempo richiesto allo sviluppo, al dispiegarsi del 'progresso', il futuro, la peggiore delle sue menzogne. Questo futuro non esiste, e non esiste il futuro in generale.
Fermiamo il nostro sguardo negli occhi di questo macaco. Soffermiamoci, anche se è doloroso. Indaghiamo questo abisso di sconcerto e dolore, questa imposibilità di dare risposte, di capire...


Invece, una risposta c'è e, nonostante tutto, ci mantiene in vita.







5 commenti:

  1. Vincenzo A.: grazie per questo bel post che sottolinea come spesso l'esasperazione della razionalità getti l' Uomo nel baratro più profondo della follia.

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  2. Bel post.. avevo scritto un lungo commento.. ma mi sa che s'è perso nei meandri virtuali di internet!
    Ciao
    Indio

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Avvisandovi della gravità delle immagini, vi invito ad avere il coraggio a vedere questo videodocumentario !

    http://www.youtube.com/watch?v=ce4DJh-L7Ys

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  5. In seguito a questo intervento ("Questioni di fondo", un commento, a firma enes_8, aveva suggerito la visione di un filmato di cui qui riporto il riferimento:

    http://video.google.com/videoplay?docid=6361872964130308142#

    Nel successivo intervento "L'insostenibile satanismo eco-compatibile", riprendendevo l'impostazione del filmato, di genere animalista, per dimostrare la deviazione dottrinale evidente che facendo leva sul sentimentalisno, irenista e fanatico, evita di considerare la 'coerenza' necessaria che intercorre tra la macellazione su scala industriale e la violenza generalizzata sugli animali, non alla perdita del sacro e della spiritualità che mina irrecuperabilmente l'Occidente, ma ad una 'devianza', una 'esasperazione', un 'incidente di percorso' in un cammino di progresso, tecnologico e materiaistico.
    Sarà casuale, ma poco dopo, lo stesso enes-8, non meglio noto, eliminava il suo riferimento, che qui ripristiniamo.
    Quale lezione ricavare?
    La mentalità moderna non resta indifferente anche quando solo si accenna alle inevitabili conseguenze cui il materialismo e la scienza profana, considerati irrinunciabili, un destino. Un destino che si rappresenta un futuro che ci fa paura. E non solo a causa del catastrofismo ecologista.
    Anche da una piccola cosa, se ne può ricavare una lezione grande.

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