O Roma o morte!
Verso la fine del gennaio 1944 Hitler in
persona inviò ai suoi generali in Italia un messaggio in cui coniò il
termine “Battaglia per Roma”, non solo da un punto di vista
strategico-militare, ma come una battaglia per la difesa della civiltà
europea di cui Roma era capitale da 2000 anni. «Entro i prossimi giorni
la “Battaglia per Roma” avrà inizio. […]. Lo sbarco a Nettuno
segna l’inizio dell’invasione dell’Europa. […]. Essa mira alla
distruzione della Germania e della Civiltà europea».(1)
Queste parole sfatano il mito di Hitler ‘tiranno pagano’, ripieno di
odio verso la civiltà latina e ossessionato dal dominio germanico
sull’Europa e su Roma. Occorre saper distinguere, senza cadere
nell’eccesso opposto di fare di Hitler il paladino del cristianesimo;
occorre, cioè, vedere e studiare serenamente ed oggettivamente le cose,
rivisitando le opinioni che la vulgata dei vincitori ha sparso a piene
mani nei libri, nei giornali e nei mezzi audiovisivi. Certamente nel
1944 è iniziata l’occupazione dell’Europa ad occidente da parte
dell’americanismo sensista e liberista e ad oriente da parte del
bolscevismo materialista e collettivista. Anche la figura storica di
Hitler ha diritto ad un esame obiettivo e senza pre-giudizi né pro né
contro, e, senza il timore di essere chiamati “nazisti” per voler vedere
le cose per quel che sono state realmente e non per quel che ci vengono
presentate dalla cultura illusionistica post-moderna.
(1) Citato in W. Vaughan-Thomas,
Anzio, Milano, Garzanti, 1964, p. 122. Mica male per un pazzo!
Vedasi per l'intero articolo:
http://www.doncurzionitoglia.com/i_vittoriosi_d_italia_sconfitta.htm
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