Proprio non ce la faccio a partecipare ai festeggiamenti (?) per i 150 anni dell'unità del Bel Paese. Non riesco a condividere nulla o quasi di questa celebrazione. Ultimo, ho visto che pure gli studenti antigelmini-antiberlusconi, bramosi di sedersi all'ormai improbabile pasto a cui l'Occidente ha abituato ed illuso i suoi aderenti, pure loro - dicevo - alcuni di loro, ma la sintonia è quella, ha manifestato 'travestiti' da Garibaldini, con tanto di camicie rosse.
Lasciamo pur da parte, ma non sarebbe da fare, tutti gli entusiasmi facili di coloro che a vario titolo e ai vari livelli, lucrano sulle celebrazioni. Patrioti falsi e prezzolati. Gente infima e dispezzabile. Pronti sempre a intascare e ad autocelebrarsi, maiali che ssi rimpinzano crogiolanndosi nel loro sterco!
Se si sa cogliere lo spirito dei tempi e la corruzione politica e morale imperante nel nostr Bel Paese, si vede come queste celebrazioni, in parte almenoo, abbiamo uno strano ed inquietante sapore rassicuratorio. Come quando da bambini si cantava per scongiurare, esorcizzare paure e fantasmi. Il classico ballo sul Titanic. La Nave sta andando a pezzi. Dali anni'80, ci hanno insegnato ad abituarci a pensarLa come l'azienda Italia. Azienda? Ma cosa cenra con la Patria? Eppure! Poi la Secessione Padana. Arrivano i "Baluba" - come li definì un famoso politico aziendalista "democratico" PSI (partito-Titanic preconizzatore dei tempi moderni) - loro sono spariti e i Padani fanno paura! Poi i Cattolici. Come al solito pesci per acque fangose. Il Card. Bertone che va ai festeggimenti per gli eventi di Porta Pia, e dall'altra teme i difensori delle
"radici cristiani" leghiste. Cattolici affaristi e ipocriti, quelli della Compagnia delle Opere. Sempre pronti a spillare soldi per le loro scuole dalle casse della laica Repubblica. Ammanicata in ospedali e ospizi di ogni genere. Mafia cattolica.
Quando è stato il momento, non hanno esitato ad affiancarsi a tutta la Banda massonica sabauda, contro l'Impero Asburgico naturale e storico alleato germanico. Chiesa confusa. Non da oggi. Oggi lo è irremidiabilmente. Con grande dolore occorre riconoscere l'ormai impossibile ricollegamento con la Tradizione Sacra. Nessuno più di noi sarebbe oltremodo felicedi venir smentito.
L'irresponsabile politica filorisorgimentale della Chiesa, tranne i ben noti ed ormai impotenti tentativi di reagire, dai sofferti pontificati da Pio IX (e prima ancora) a Pio XII. Fino al collasso del Vaticano II. Nessuno più ci credeva, forse neppure il Clero, per primo. Come spiegarci altrimenti tutti quei Papi progressisti, umanisti, adoratori di divinità pagane strumentalizzate in funzione anticattolica?
Imbarazzo e vergogna di fronte agli studenti, a spiegar loro, in gita a Roma, alla fontana di Trevi, come mai Papi e alta Curia, ambigui e viscidi, innalzando monumenti a Tritoni, Nereidi e a Poseidone.
Come dimenticare quel Paolo VI che definiva "provvidenziale" la perdita del potere secolare della Chiesa? Ma fermiamoci qui. Troppe sarebbero le cose da dire. Ben oltre la precisa ma netta posizione che ssi vuole qui esprimere.
Le celebrazioni dei 150 anni poichè coincidono con la perdita del potere temporale dell'Ordine Sacro sulla terra cristiana (anche se ormai in pessime condizioni) non può che costituire un momento luttuoso per la storia dell'Occidente, non solo per l'Italia. Non a caso, molte lsono state le potenze europee che vi hanno partecipato, incoraggiato, finanziato, ed infine e vi hanno trovato utilità. Gli Stati nazionali, quelli si, ma non l'Europa. Le ricostruzioni storiografiche a poco valgono, quando trascurano gli aspetti principiali. Tutti coloro che lo celebrano altrio non fanno che militare per la distruzione nel senso complessivo, si trasformano in agenti delle Tenebre. Il Cristianesimo rappresenta l'unica, anche se in cattive condizioni, Tradizione, l'unica Legge Divina presente in Occidente, eliminata la quale più alcun Principio arginerà la diffusione del Caos.
S'è buttato il "bambino con l'acqua sporca", oppure "peggio il tacòn del buso". Su fatti cosi basilari bisogna essere chiari. Io non ci sto.
Nonostante tutta la propaganda dei tromboni ufficiali.
Lasciamo pur da parte, ma non sarebbe da fare, tutti gli entusiasmi facili di coloro che a vario titolo e ai vari livelli, lucrano sulle celebrazioni. Patrioti falsi e prezzolati. Gente infima e dispezzabile. Pronti sempre a intascare e ad autocelebrarsi, maiali che ssi rimpinzano crogiolanndosi nel loro sterco!
Se si sa cogliere lo spirito dei tempi e la corruzione politica e morale imperante nel nostr Bel Paese, si vede come queste celebrazioni, in parte almenoo, abbiamo uno strano ed inquietante sapore rassicuratorio. Come quando da bambini si cantava per scongiurare, esorcizzare paure e fantasmi. Il classico ballo sul Titanic. La Nave sta andando a pezzi. Dali anni'80, ci hanno insegnato ad abituarci a pensarLa come l'azienda Italia. Azienda? Ma cosa cenra con la Patria? Eppure! Poi la Secessione Padana. Arrivano i "Baluba" - come li definì un famoso politico aziendalista "democratico" PSI (partito-Titanic preconizzatore dei tempi moderni) - loro sono spariti e i Padani fanno paura! Poi i Cattolici. Come al solito pesci per acque fangose. Il Card. Bertone che va ai festeggimenti per gli eventi di Porta Pia, e dall'altra teme i difensori delle
"radici cristiani" leghiste. Cattolici affaristi e ipocriti, quelli della Compagnia delle Opere. Sempre pronti a spillare soldi per le loro scuole dalle casse della laica Repubblica. Ammanicata in ospedali e ospizi di ogni genere. Mafia cattolica.
Quando è stato il momento, non hanno esitato ad affiancarsi a tutta la Banda massonica sabauda, contro l'Impero Asburgico naturale e storico alleato germanico. Chiesa confusa. Non da oggi. Oggi lo è irremidiabilmente. Con grande dolore occorre riconoscere l'ormai impossibile ricollegamento con la Tradizione Sacra. Nessuno più di noi sarebbe oltremodo felicedi venir smentito.
L'irresponsabile politica filorisorgimentale della Chiesa, tranne i ben noti ed ormai impotenti tentativi di reagire, dai sofferti pontificati da Pio IX (e prima ancora) a Pio XII. Fino al collasso del Vaticano II. Nessuno più ci credeva, forse neppure il Clero, per primo. Come spiegarci altrimenti tutti quei Papi progressisti, umanisti, adoratori di divinità pagane strumentalizzate in funzione anticattolica?
Imbarazzo e vergogna di fronte agli studenti, a spiegar loro, in gita a Roma, alla fontana di Trevi, come mai Papi e alta Curia, ambigui e viscidi, innalzando monumenti a Tritoni, Nereidi e a Poseidone.
Come dimenticare quel Paolo VI che definiva "provvidenziale" la perdita del potere secolare della Chiesa? Ma fermiamoci qui. Troppe sarebbero le cose da dire. Ben oltre la precisa ma netta posizione che ssi vuole qui esprimere.
Le celebrazioni dei 150 anni poichè coincidono con la perdita del potere temporale dell'Ordine Sacro sulla terra cristiana (anche se ormai in pessime condizioni) non può che costituire un momento luttuoso per la storia dell'Occidente, non solo per l'Italia. Non a caso, molte lsono state le potenze europee che vi hanno partecipato, incoraggiato, finanziato, ed infine e vi hanno trovato utilità. Gli Stati nazionali, quelli si, ma non l'Europa. Le ricostruzioni storiografiche a poco valgono, quando trascurano gli aspetti principiali. Tutti coloro che lo celebrano altrio non fanno che militare per la distruzione nel senso complessivo, si trasformano in agenti delle Tenebre. Il Cristianesimo rappresenta l'unica, anche se in cattive condizioni, Tradizione, l'unica Legge Divina presente in Occidente, eliminata la quale più alcun Principio arginerà la diffusione del Caos.
S'è buttato il "bambino con l'acqua sporca", oppure "peggio il tacòn del buso". Su fatti cosi basilari bisogna essere chiari. Io non ci sto.
Nonostante tutta la propaganda dei tromboni ufficiali.
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