lunedì 5 settembre 2011

Un piccolo pensiero per Sibylle.






Un'amica mi fa pervenire il ritaglio di una articolo di giornale, ben sapendo che da noi non se acquista da tempo, vista l'insulsatezza comprovata di tale forma di scrittura. Chi scrive su un giornale, vanaglorie narcisistiche a parte, sapendo che se gli va bene al massimo le sue parole hanno la vita di un giorno, come ben sapeva e stigmatizzò Nietzsche, dimostra di nutrirsi di aspirazioni alquanto infime, anguste, senza pretese eccetto quella mediocrità. Anche in caso di notorietà delle 'grandi' firme di giornalisti viventi, coperti di celebrità e inviti sui teleshermi nazionali, non posta di un virgola il nostro giudizio.

Non entrando a buon ragione 'quotidiani' in casa nostra e tollerando a sprazzi, ma non senza sofferenza, telegiornali e programmi televisivi di 'aggiornamento' culturale, politico e sociale, questa amica attirò la nostra attenzione si di lettera scritta da una lettrice a Il Giornale, sabato 3 settembre 2011, la lettere era a firma Sibylle Abstoss. La riporto integralmente.
Ed altrettando integralmente ignoro il commento, assolutamente estraneo al sia pur minimo genio, del giornalista titolare della rubrica giornalistica de Il Giornale, che si è sentito in dovere, per amore di banalità, di qualificarsi per quello che è..

"Per pura curiosità ho eguito sulla RAI uno dei tanti filmati sulla vita di Hitler, dipinto come l'incarnazione del male. Ebbene dal suddetto programma emergono aspetti estremamente positivi ed una serie di idee tutt'ora attuali ed obiettivi di tante battaglie civili: era vegetariano (come Veronesi); ha emanato leggi severe per la tutela dell'ambiente e degli animali; voleva un popolo sano a cominciare dai bambini, quindi servizio sanitario e screening gratuito per tutti i cittadini. Aveva capito l'importanza fondamentale dello sport per tutte le età, decine di iniziative in queta direzione, attività sportive in tutte le scuole; era contro il fumo; aveva proibito la vivisezione; aveva vietato la presenza di animali nei circhi per tutelare la 'dignità' degli animali e proteggere loro dallo sfruttamento; aveva bandito la pornografia che oggi regna sovrana, inquinando la morale pubblica. In realtà, si tratta di una filosofia di vita e di valori fondamentali eccellenti che dovrebbero essere le fondamenta di ogni società. Forse è meglio che RAI3 la smetta di trasmettere questi filmati per non suscitare nostalgie per i tempi passati che erano sicuramente meglio di quelli attuali."
(firmato Sibylle Abstoss)

Vogliamo astenerci dal fare commenti sulla libertà di stampa e di opinioni, giacchè la Grande Guerra , non è ancora terminata, anche se a molti sembra il contrario.


Scrivere, sia pure su argomenti animalisti, educativi, o igienici riguardante quel periodo, o ai leaders, rimasti sconfitti, senza riccorrere a una terminilogia diffamatoria, dissociandosi, e a volte ingiuriosa e calunniosa, si rischia di incorrrere in quelle leggi liberticide approvate da indegni parlamenti o corrotti o ignoranti di quella che ostinatamente continuiamo a chiamare Europa, nonostante tutto, in primis in Germania ovviamente, (in Italia fu in Ministro Mancino a fregiarsi di questo disonorevole servilismo contrario alla ricerca scientifica e a continuazione della vera 'guerra fredda' tutt'ora in corso).

Persino da morti sono temibili quei leaders. Non molto tempo fa, il 21 luglio 2011, in un cimitero della Baviera ( precisamente a Wunsiedel) è stata distrutta la tomba dove riposavano le spoglie di Rudolf Hesse, le sue ossa verranno cremate e le ceneri disperse in mare. Quasi un rito esorcistico. Perchè apparente? A ventiquattro anni della sua mortere (misteriosa) in carcere e a ben sessantasei anni dalla condanna nel cosiddetto processo di Norimberga si vogliono impedire le commemorazioni di 'pericolosi' nostalgici vi convenivano da tutto il mondo.

Il 'revisionismo' incombe, con sanzioni e ritorsioni di ogni tipo, dettato da pregiudizi inconsistenti.
Grazie Sibylle, che il suo nome ci sia profetico, e come l'indovina cumana, coraggiosa e fedele alla verità, possa continuare a scrivere in piena libertà critica, a suo rischio, nonostante i parrucconi delle Università, in lui la libera ricerca su questi fatti è un pura chimera, e le minaccce che riceverà o ha già iniziato a ricevere.

Contrariamente di quanto fanno quei ben pagati pennivendoli della carta stampata o della televisione, servi di cui molti di loro non sanno neppure loro di chi e per cosa, curandosi solo dei loro trenta denari offerti a Giuda dal Sinedrio perchè tradisse. Il suo coraggio le fa onore.

Non ho il piacere di conoscere la Signora Sibylle, ma spero voglia gradire queste rose, non hanno lo stesso profumo, ma lo stesso vengono dal cuore....

1 commento:

  1. Un unico appunto: nel regime hitleriano la libertà di stampa e di critica fu soppressa (e non nego che ciò venne fatto anche dallo stalinismo, ovviamente). Quindi la contraddizione che emerge da quell'articolo è che si invoca la libertà di critica per parlare di aspetti positivi di un sistema che la annullò completamente!Non voglio parlare di altre cose perchè visti i miei presupposti ideologici sarebbe vano, ma a me francamente l'animalismo e il vegetarismo mi sembrano pratiche puerili, che non tengono conto della violenza che esiste in natura.. (anche per questo non sono contrario alla caccia)
    Indio

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