sabato 31 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
Il nostro 'debito degli antenati'.
In genere riconoscere di aver dei debiti non è cosa gradevole. Pochissimi correrebbero a riconoscerlo, come ad un invito a nozze. Ma questi pochissimi sarebbero degli eccellenti.
I più sarebbero pronti a disconoscer i debiti, di qualsiasi entità e di qualsiasi natura. 'Cose d'altre tempi', quano va bene. Diversamente, ci si industria, come meglio si riesce, a dimostrare l'infondatezza e inconsistenza della pretesa di un simile debito.
Ironia della sorte, in un momento storico in cui si ritorna a parlare delle tenaglie feroci del debito, in tutte le salse, sovrano, privato, pubblico,
venerdì 23 agosto 2013
L'Illuminismo: l'equivoco fatale.
Maria Teresa fu considerata una tipica "sovrana illuminata" grazie alle numerose riforme che attuò nell'Impero Asburgico durante il suo regno, durato ben quaranta anni. Maria Teresa si basò sui principi del giurisdizionalismo. Divise i poteri finanziario e amministrativo da quello giudiziario, accentrò l'amministrazione statale in sei dipartimenti e conferì ad un Consiglio di Stato il ruolo di coordinamento. Promosse inoltre la redazione del catasto, che sarebbe stato imitato in molti altri paesi, col quale si potevano tassare anche le terre dei nobili.
Nel 1774 introdusse l'istruzione primaria obbligatoria, e finanziò le spese della pubblica istruzione con i beni requisiti alla Compagnia di Gesù, soppressa qualche tempo prima. Ad esempio l'Università di Pavia riacquistò l'antico splendore medievale. Diminuì i poteri del clero: la censura infatti passò nelle mani dello stato, l'Inquisizione venne gradualmente abolita, e fu vietato di prendere i voti monastici prima dei 24 anni. Come i protestanti anabattisti rifiutavano il Sacramento con motivazione razionalistica: il neonato non può capire la grazia di essere Kristiano. Ma nemmeno gli adulti, del resto, lo capiscono...
Ancora oggi alcuni vecchi contadini che ho conosciuto ricordano con orgoglio, nostalgia e vanto, quel ricco Lombardo-Veneto, ricordano il loro obbligo scolastico, saper far di conto, e "parlar di Atene e Sparta", in ruvida e insidiosa polemica coi loro omologhi del resto dello Stivale.
L'imperatrice fece di Vienna una grande capitale culturale, e la corte era meta di intellettuali e artisti, fra i quali si ricordano i musicisti Haydn e Mozart, e i letterati Pietro Metastasio e Vittorio Alfieri.
L'imperatrice fece di Vienna una grande capitale culturale, e la corte era meta di intellettuali e artisti, fra i quali si ricordano i musicisti Haydn e Mozart, e i letterati Pietro Metastasio e Vittorio Alfieri.
Non si avvedeva, di quale serpe andava nutrendo in seno. Pensò che l'Illuminismo fosse la medicina, mentre invece veniva a rivelarsi come la malattia. O forse, come si erano sviluppate le cose, non aveva altra scelta. Per creti versi ricorda molto la trista sorte dei Papi moderni e modernisti, senza scelta depongono la Tiara; senza scelta il sacerdozio si fa, alla moda protestante, popolare e democratico, benedice la perdita del potere temporale come una vittoria dello divina Provvidenza, come se realtà e sacro appartenessero a due mondi diversi e senza contatti.
Nonostante ciò, quando la vera Politica, il Cesare (o la Kaiserin , in questo caso), ama il suo popolo, così si esprime:
“ In avvenire nessun ebreo – tale è il nome con cui essi vengono chiamati- potrà abitare a Vienna senza un mio permesso scritto. Non conosco un peggiore flagello pubblico di questo popolo d’imbroglioni, che pratica l’usura, ed il traffico del danaro, che costringe la gente a mendicare, che svolge tutte quelle infami transazioni che un uomo onesto aborrisce. Essi, debbono essere tenuti lontani da qui, ed evitati il più possibile.”
Maria Theresa Imperatrice Regnante d'Austria, 1777.
Il culto della Madre è tra gli esiti più antichi delle nostre civiltà, mediterranee, europee, orientali ed occidentali.
Parole, come corvi neri, che si alzano ed oscurano il cielo. Il loro carico non promette altro che ansie, preoccupazioni, pessimismo. La matassa si ingarbuglia ulteriormente.
Un giorno la rete pe le capre si ingarbugliò, laggiù in fondo al prato, dove ci andavo di rado. Un giorno, un capriolo si legò sempre più dimenando le sue corna, nella speranza di liberarsi. Avevo un buon alibi. Mi ci è voluta tanta pazienza, per dipanare la matassa ingarbugliata. L'innocente capriolo mi diede la forza di star lì sul campo, sotto il sole a picco, intento in un'opera incerta, forse non ci sarei mai riuscito
domenica 18 agosto 2013
LS
Ciao Prof.,
Tu firmavi così le tue email, LS, faceva parte di quella tua semplicità che ti caratterizzava in ogni gesto.
Nessuna arroganza, nessuna distanza sociale, a disposizione di tutti, ma a patto che si stesse alle tue regole, perché tu non potevi sempre, dovevi andare tra le tue vette e bisognava sfruttare al meglio il tempo che dedicavi, non ne avevi molto.
Avevamo appena fatto un bel lavoro insieme e poteva essere il primo di tanti, avevamo dei progetti e un amore comune, la montagna.
Hai sentito, al tuo funerale il prete ha fatto un bel discorso sulla nostra amata. Ha detto che era il tuo grande amore, che rende forti e che rappresenta la grandezza di Dio.
Si lo so, lo sapevi già ma è stato bello lo dicesse a tutti. Si perché nulla più di una vetta può rappresentarti.
Se penso alle cose che avevo da raccontarti, sai mentre tu eri dove ora forse sarai per sempre, io ero su un'altra montagna, ho sfidato la mia solita paura del vuoto per arrivare in alto, sempre più in alto e potertelo raccontare, tendevo a te e alla tua esperienza come un ramo di iperbole agli assi cartesiani, cercavo di avvicinarmi pur sapendo che mai ci saremmo trovati sullo stesso punto.
Amavi stupire, creare sgomento e vedere le reazioni.
Hai raccontato che quando eri più giovane ti sedevi in mezzo ai tuoi alunni prima della lezione fingendo di essere uno di loro e poi all'improvviso iniziavi a spiegare, ti rivelavi nella tua vera essenza.
Stavolta il colpo di scena è stato notevole e caro Luca, lasciatelo dire, non era il caso, le reazioni erano prevedibili.
Ironia della sorte, il tuo ultimo viaggio è partito da qui, dalla mia valle, da dove doveva partire il nostro lavoro e il nostro primo itinerario comune.
Sai anch'io sogno di partire da qui per il mio ultimo viaggio, ma potevi almeno salutarmi.
Invece silenzioso come sempre hai lasciato il tuo segno senza fare rumore.
Ti dedico questo post, su questo blog, perché qui si parla di tante cose, ma spesso si è parlato di montagna e di un mondo diverso, soprattutto con i miei cari amici Franco e Bea.
Buon Viaggio Luca e ti saluto con la promessa che se mai riuscirò a realizzare il mio sogno, tu sai bene di cosa parlo, chiunque leggerà: "Dedicato a Luca Savoja, per aver creduto in me e nel mio progetto mentre il mondo andava nel verso opposto"
Ciao.
sabato 10 agosto 2013
MTV New Order.
Facendo ricorso alle stesse tattiche utilizzate dagli attivisti per i diritti gay,
i pedofili stanno cercando di ottenere uno status giuridico simile,
sostenendo che il loro desiderio sessuale per i bambini è solo un
naturale “orientamento sessuale”.
Se agli omosessuali piace andare a letto con un patner dello stesso sesso, perché dovrebbe essere così sbagliato che un settantenne vada a letto con una bambina di sette anni?
Gli interrogativi sono questi: “Se un tipo offrisse una caramella ad una bambina e questa acconsentisse a fare sesso, dove sarebbe il problema?” Non la sta forzando, o sbaglio? La bambina non dovrebbe avere il diritto di scegliere?
I critici dell’omosessualità hanno a lungo sostenuto la tesi che, una volta normalizzata l’omosessualità come semplice “stile di vita o orientamento sessuale alternativo”, nulla sarebbe più stato off limits. Gli attivisti gay si sono battuti in questo frangente, insistendo che questo non sarebbe mai accaduto.
Vedi:
http://www.timmylove.altervista.org/tl/blog/pedofilia.html
Se agli omosessuali piace andare a letto con un patner dello stesso sesso, perché dovrebbe essere così sbagliato che un settantenne vada a letto con una bambina di sette anni?
Gli interrogativi sono questi: “Se un tipo offrisse una caramella ad una bambina e questa acconsentisse a fare sesso, dove sarebbe il problema?” Non la sta forzando, o sbaglio? La bambina non dovrebbe avere il diritto di scegliere?
I critici dell’omosessualità hanno a lungo sostenuto la tesi che, una volta normalizzata l’omosessualità come semplice “stile di vita o orientamento sessuale alternativo”, nulla sarebbe più stato off limits. Gli attivisti gay si sono battuti in questo frangente, insistendo che questo non sarebbe mai accaduto.
Vedi:
http://www.timmylove.altervista.org/tl/blog/pedofilia.html
mercoledì 7 agosto 2013
La fruttuosa primavera della democrazia (1945).
C’è una immagine che non vuole andarsene dalla mia mente: quella della fotografia di una copertina.
Rappresenta un uomo condotto alla morte
tra una folla di partigiani comunisti, con un frate che gli cammina al
fianco per impartirgli l’assoluzione. Partigiano trascinato nel flusso della violenza di aver la Storia dalla sua, nonchè la verità, invasato della convinzione di essere nel giusto. Non un ombra di umano ripenamento.
Quell’uomo è un vecchio, e il suo
volto appare tumefatto per le sevizie e le percosse ricevute: e tuttavia
conserva una dignità sovrumana, una fierezza che traspare dallo sguardo
fermo e dal passo deciso.
Quell’uomo è uno dei tanti che
scomparvero nel vortice di cieca violenza di quei giorni: il professor
Tullio Santi, educatore e benefattore, processato per direttissima da un
autoproclamato “tribunale del popolo” e passato per le armi, a Mestre:
come si è detto, dopo aver subito un indegno pestaggio, senza riguardo
all’età. La sua colpa? Aver insegnato ai suoi studenti idee “colpevoli”:
troppo di destra, troppo cattoliche.
Questa è la nostra storia, da rivedre, con distacco ma senso di equilibrio. Che ne sanno di queste sofferenze, da ambo le parti, che tormentrono e bagnaono del sangue dei nostri avi quelle turbe multicolori che sbarcano sul nostro sacro suolo. La sola presenza, estranea e ignorante di ciò che i nostri padri hanno passato, è di spe se un'infamia e un sacrilegio.
Grazie Professore di Mestre, ti invidio, di te possiamo dire che ancora non hai smesso di insegnare.... come mi sarebbe piaciuto abbracciarti, camminare al tuo fianco! Anzichè sopravvivere senza speranze nella loro 'rossa primavera', ricolma di umiliazioni, ipocrisie, falsità, miserie e assenza di dignità, appena mitigato come indennizzo dal boom economico, ben presto svanito, proprio come i 'trenta denari', il prezzo della viltà.
Vedasi:
http://www.centrostudilaruna.it/il-revisionismo-di-antonio-serena.html
lunedì 5 agosto 2013
Ultime da Sodoma!
L’uomo è ebreo ortodosso ma, recentemente, ha deciso di dichiarare la sua omosessualità ed, al contempo, di iniziare una lunga e difficoltosa battaglia finalizzata al riconoscimento dei diritti dei gay in tutto il mondo, in particolar modo all’interno della sua comunità.
Così, al fine di attirare l’attenzione sulla propria iniziativa, ha deciso di trasformarsi, per protesta, in una drag queen salendo su un palco senza alcun tipo di timore o vergogna.
Vedi:
http://blog.you-ng.it/2013/08/04/lebreo-ortodosso-che-si-trasforma-in-una-drag-queen-foto/
Non si conoscono le reazioni. In fondo, si tratta di una protesta per un'interpretazione 'diversa' nello spirito delle yashivot (scuole rabbiniche). Forse la cosa sarebbe stata diversa, se la drag-queen si fosse esibita presso il Muro del Pianto, come fanno i suoi colleghi fanno in Piazza San Pietro. Con beneplacito dei partiti politici, in primis i radicali, e persino con la 'comprensione' del clero cattolico.
Segni dei Tempi.
lunedì 25 febbraio 2013
Dura lex sed lex!
Il Kali Yuga non risparmia nessuno!
Un tempio indù nel Sussex celebrerà nozze gay!
A un tempio indù nel Sussex, contea storica dell’Inghilterra meridionale, è stato dato il permesso di celebrare matrimoni
e i responsabili della struttura religiosa hanno fatto sapere che le
coppie gay che vorranno sposarsi saranno le benvenute. L’Apple Tree
Centre è il primo centro non cristiano del Sussex a poter celebrare
matrimoni civili e Bharat Lukka, direttore del tempio ha detto:
I tempi sono cambiati e noi dobbiamo cambiare con essi. Noi indù generalmente siamo molto tolleranti e tutti i membri della nostra comunità, molto giovane, sono favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Celebreremo matrimoni indiani, ma vogliamo aprire le porte del nostro centro a tutte le religioni e a tutti i membri della comunità civile. Tutti possono venire a sposarsi da noi, non solo gli indù: secondo noi questo è un ottimo modo per integrarsi nel tessuto sociale.
Ricorda molto, nelle motivazioni, l'apparente ragionevolezza dei criteri che presiedettero al Concilio Vaticano II! Mettersi al 'pari con i tempi' è la fregola che dagli anni 60, col succedersi di parecchi Pontefici, ha invasato il cattolicesimo romano (romano giusto solo perchè si trova a Roma, ma di romanità non gli è rimasto più nulla).
Dura lex sed lex!
Il Kali Yuga non risparmia nessuno!
"Chi sono io per giudicare un gay?"
Interrogato sul velivolo che lo riportava in Italia, dopo la visita in Brasile in cui gli alti prelati della curiasi sono allenati sul palco al ritmo di samba per il prossimo carnevale di Rio, il Papa Bergoglio, evito di usare il nome prescelto che usurpa, dice (Il Sole 24 Ore del 4 agosto 2013):
«Io non giudico, se è una persona di buona volontà, chi sono io per
giudicare?».E ancora: «Il problema è fare lobby di qualsiasi tendenza, lobby politica, lobby massonica, e anche lobby gay» .
Pur di non esaltare la castitò e la continenza, che non portano consenso, si è dichiarato favorevole alle cosiddette 'unioni civili tra omosessuali', ma non ai matrimoni gay, con la solita motivazione modernista: per andare incontro ai bisogni sociali....
Nessuno glielo ha detto che la Chiesa persegue o dovrebbe perseguire finalità spirituali trascendenti e non aggiustare, se cosi si può dire, problemi sociali di varia natura come una qualsiasi onluss.
Parole sconcertanti. Si rimane increduli, il dolore è tanto nel vedere, nel renderci conto che il Vicario di Kristo non ha la la consapevolezza diciò che è: ma che razza di Pastore è questo? E' questo colui che è stato incaricato dallo Spirito della custodia e della trasmissione inalterata e inalterabile della Tradizione?
E la famiglia? L'educazione dei figli? L'umiliazione dei nostri vecchi che in tutto ciò hanno creduto e per cui si sono sacrificati? Lora ancora sapevano indicare la Via, anche se privi, o proprio per questo, di istruzione.
Ma la Chiesa di Roma non è nata 50 anni fa, con il Concilio Vaticano II! Come si fa a sputare su milenni di Tradizione? E' bontà francescana questa? O diabolica astuzia gesuitica?
Una sola è la risposta: la perdità della Verità.Ma la Chiesa di Roma non è nata 50 anni fa, con il Concilio Vaticano II! Come si fa a sputare su milenni di Tradizione? E' bontà francescana questa? O diabolica astuzia gesuitica?
La frequentazione di cattivi maestri: massoni e proptestanti. Ma, in primis, i figli di Giuda, al punto di giungere a celebrare riti congiunti in sinagoga, ed ad inventarne di nuovi per la neonata religione che gli sta tanto a cuore, forse per pavidità, forse per senso di colpa indotto, a lui come a tutti i modernisti: la religione olocaustica con i suoi dogmi: il rituale celebrato nella cattedrale di Buenos-Aires prevede la presenza, in posizione centrale, di sei candele, in commemorazione dei famosi, ed assai discussi, sei milioni di morti dei campi di concentramento.
Considerando poi che il “Papa” neo-eletto ha detto che il suo quadro preferito è la “Crocifissione bianca” di Marc Chagall, vero nome Mosè Sigal, ebreo, quadro a dir poco “ecumenico”, visto che consiste in una commistione sacrilega del Sacrificio di Cristo sulla croce e delle tragiche vicissitudini del popolo ebraico.
Il concetto è che tende a parificare il Sacrificio sulla Croce o la sospensione sul frassino di Wotan-Odino del Kristo con l'olocausto, e quindi a vanificare la Passione per la redenzione. Quel che Accade è che mentre nel Medio Evo cristiano la Chiesa sostituiva la decripita e superata Sinagoga e la Nuova Alleanza sostituiva l'Antica, con una condanna terribile per coloro che ne sarebbero rimasti legati. Ora la Sinagoga sostituisce la Chiesa nella sua missione salvifica, e fa di essa un veicolo non abbisognoso di salvezza, ma strumento di salvazione e di guida per gli smarriti europei cristiani.
Ditemi se vi semba poco. Se è questione di dettagli... oppure se non sia in gioco ben altro, se la posta non è il nostro futuro, una battaglia per la sopravvivenza della civiltà occidentale nel mondo moderno distruttore, sotto attaco sono i livelli, seppur bassi, tuttavia ancora esistenti di umanità del nostro mondo.
Vedasi:
http://www.youtube.com/watch?v=rm3JrCDczXY
http://www.youtube.com/watch?v=BkeaWNH2kCE
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