giovedì 18 marzo 2010

Gli Alberi parlanti del Tracciolino







Questa immagine mette freddo. Gigi ed Elena a due passi da casa nostra, si imbattono in questa visione. Ne restano folgorati. Come si sarebbe detto un tempo, Gigi la fissa sulla pellicola. Non ha bisogno di sapere bene il perchè.

Questi 'perchè' che tanto lusingano i deboli e deludono i sapienti, mettiamoli da parte, almeno per un attimo!

Una citazione, quasi un mantra - a scongiurare una volta per sempre tutti i "Tempi bui" della Storia, presenti e futuri, sia Medioevo che Fascismo -, per la mia povera generazione, una citazione gramsciana ci ha cullati come una nenia tossica: "Il sonno della Ragione produce mostri!"

Gli anni passati , carichi di esperienze, hanno provveduto a distillarne l'antidoto: "L'insonnia della Ragione non è da meno!"


Torniamo le parole di Gigi: "Mancano un paio di chilometri alla casa quando in prossimità di una curva appare..." E le parole lasciano il passo alla sua arte, la fotografia. Per Gigi, la cosa è normale. Ma noi ci chiediamo: quale possibilità abbiamo noi di penetrare attravero questo muro di indicibilità? Incamminiamoci lungo questo cammino, tentiamo almeno, anche senza i confortevoli segnavia razionalistici.

E' inverno. La stagione 'morta'. Un lungo e duro inverno. Di quelli durante i quali ci si vieta di sognare, quasi per non rilassarci e tenere ancora alta la guardia. Sarà ancora lungo, è presto per sognare...

Ma se dovessimo sognare l'Albero lo vedremmo così:

confortevolmente colorato, vitale, i mostri notturni (tanto quelli invernali, quanto quelli di gramsciana memoria) si sono dileguati.
A scuola gli studenti ridevano: "Disse l'Umanista spalancando le finestre (solo questo fa pensare alla primavera): 'Che sollievo, che sollievo/ E' finito il Medio Evo!"
Eppoi vedi. L'Albero del Tracciolino, quell'albero cogitabondo di Gigi, nudo, immerso in una natura 'ostile'. Solitario. La linfa non scorre. Nessun calore umano lo consola. L'Albero del Sogno è incoronato di Civiltà, ponti e massi di pietre ben squadrate, poste in fila rettilinea, coreuti cartesiani del nostro 'eventuale' senso di stare al mondo.
Eppure nella sua nudità, povertà, manchevolezza che evidenzia i suoi difetti e i suoi limiti, l'Albero del Tracciolino tende i suoi rami come braccia verso il cielo. E sembrano radici.
Quando sono braccia, pregano. Si elevano ad invocare il Cielo, il completamento che dà un senso alla vita dell'Albero. Quando sono radici, i rami nudi ci ricordano che le nostre radici sono là, celesti. Da dove veniamo, là torneremo. Tutti.
La ramificazione sotterranea trae dalle viscere materne della Terra il nutrimento. Esiziale anche per l'esercizio dell'Intelletto. E ci ricorda che siamo Terra, creta, e ad essa torneremo.
L'assialità duplice dell'Albero Diritto e di quello Rovesciato è ben più visibile sul Tracciolino (dello Spirito), grazie a quell'indicibilità che ha colto, senza più profferire parola il fotografo.
La meraviglia, lo stupore (stupefacente) si mostra (monstruum). E il mostro che si mostra non spaventa più. Come il velo che coprendo rivela. L'inverno riscalda con le sue promesse. Infatti se osservate con attenzione l'Albero del Tracciolino non è in bianco e nero. Se osservate bene, come in una lenta rieducazione al vedere, al guardare con 'occhi nuovi', vedrete impasti di avorio prezioso, timidi aloni rosei si intrecciano in filigrana a soffuse lucentezze auree. I cosiddetti "Secoli Bui" sono un'invenzione di chi voleva venderci la sua luce artificiale! Speculatori sempre pronti a dissacrare il dissacrabile. A fare di ogni Tempio una spelonca di ladri!
D'altro canto, quelle belle e civilizzate pietre di sienite, quei ponti così ben architettati, a chi sa ben guardare contengono il seme della loro precarietà. Nessuna Massoneria li potrà mai redimere.
Ci sovvengono le potenti e terrifiche (ci riportano a terra...vuol dire) parole di E. Pound: "Con usura nessuno ha solida casa di pietra e liscia... con usura nessuno trova residenza amena. Si priva lo scalpellino della pietra/il tessitore del telaio/...usura arruginisce il cesello/arruginisce l'arte e l'artigiano/...contro natura/Ad Eleusi han portato puttane...

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