giovedì 17 novembre 2011

Santi moderni.

Il governo dl Paese è assicurato. Sugli esiti grandi e fondate perplessità. Governo dei banchieri e dell'usura, basta passare in rassegna alla lista dei ministri. Maestro camerlengo e orchestratore l'ineffabile Presidente della nazione sconfitta, il comunista americano, sarebbe meglio dire, USraeliano, che siede sul Colle.

L'impegno dei nostri politici si profila chiaramente. Il pensiero unico, assiomatico: far passare per medicina, per cura, quello che in realtà è la malattia.



Dire banchieri, business men, significa evocare la funzione materiale e le forze centrifughe, disgregatrici delle comunità locali, poste sotto atttacco da tutti i lati, avente come fine supremo l'annientamento dei caratteri nazionali dei diversi popoli. Traguardo finale raggiungibile attravero una ricomposizione mondiale, con organizzazione verticistica e globalizzata. Altro che economie a Km. 0. Pie illusioni! Il mondo, un'unico impero con una unica moneta, facilmente gestibile.

Se voglio agire sul gregge, per condurlo in stalla o dove desidero, agisco sui capi, gli altri seguiranno. E' esperienza di pastore. E' la legge del comportamento gregale. Una organizzazione acefala sfugge agevolmente al controllo. Se proprio dobbiamo tenercela una moneta, facciamo in modo che almeno sia locale. Rivalutiamo tutte le forme possibili di scambio di cose e servizi locali. Non è la 'decrescita felice', quasi un ossimoro laddove sono i valori materiali a dominare. Direi piuttosto paupertas cum laetitia, poichè v'è certezza che Altra è la vera ricchezza dll'uomo.

Se si esclude la soluzione più ovvia che sarebbe quella di disconoscere, ricusare il debito, che non è sovrano ma è il loro, di chi stampa cartamoneta, senza alcun obbligo di garanzia di corrispondenza all'oro, per il semplice fatto che non possediamo ancora nè gli uomini, nè le organizzazioni politiche in grado di condurre una simile battaglia. Almeno potremmo asseragliarci sulla linea del rifiuto della leggittimità degli interessi. Sono gli interessi a fare il problema. Tutti, a partire da coloro che ci quidano, ad essere più 'dis-interessati', in tutti i sensi.

In sè non complicata. Nessun può sottrarsi dal riconoscere come legittimo la restituzione del debito. Si gioca su un equivoco, che assume il carattere di un ricatto morale.

Un modo di dire recita: i debiti van pagati, i prestititi restituiti e i regali ricambiati. Giusto.

Ma tutto ciò nulla ha che vedere on gli interessi! Malgrado ciò siamo ossessionati dallo spread, che a sua volte dovrebbe stabilire la credibilità di una nazione, metro oggettivo universale e oggettivo di credibilità, altro non è che una questione di divario di interessi.

Tra gli avversari non solo coloro che storicamente da secoli hanno prosperato sull'usura, ma anche la Chiesa cattolica, una volta inimica di queste forze, purtroppo ora ufficialmente passata nelle fila dei nemici di Kristo. E dunque la sentenza, 'non so più a che Santo votarmi', ha conservato un mero significato di sopravvivenza di una massima un tempo non privo di fondamento.

Le banche dovrebbero tornare a prestare i loro denari a chi lavora, a chi suda, a chi espia con l'attività creazione, la sua funzione di essere sulla scia della Grande Crezione. Non altro. E quindi svolgere una funzione pubblica. La nazionalizzazione delle banche non è in agenda e non lo sarà. Neppure le banche centrali oggigiorno sono enti con scopo di interesse pubblico. Figuriamoci quelle private o d'affari. Osceno è trattare titoli di ogni genere, vendere rischi oltre invenzioni fantasiose di valori cartacei e nominali che nulla hanno a che vedere col lavoro e la fatica (secondo l'ordine divino impartito ad Adamo al momento della Caduta 'nell'ordine manifesto delle cose'). Le banche non devono entrare a far parte di industrie o struttura produttive di alcun genere, ma attenersi al loro compito vocativo. In passato questo era la normalità.

Ma potete pensare che i banchieri operino a danno di loro stesssi? O i politici riducano i loro privilegi? La disgustosa menzogna della politica come servizio... se così fosse non si accapiglierebbero da mane a sera per la quotidiana e indegna battaglia per la poltrona. I banchieri non possono partecipare agli utili industriali, i soldi non sono i loro. Ma quelli dei cittadini che li risparmiano. Il loro utile deve limitarsi al lavoro di gestione di un bene che non gli appartiene. Il vero oro di un popolo è la sua onestà.

E la democrazia?

Nulla di strano. E' stata momentaneamente sospesa; motivi di emergenza. Nessuno risentirà della mancanza per qualcosa che non è mai esistita, nè è possibile che esista.


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