martedì 10 gennaio 2012

Segni dei Tempi.

L’ora di Barabba: la chiesa diventa sinagoga.


Il quotidiano L’Adige dell’11 novembre 2011 ci informa che la chiesa di San Simonino, detta anche “Cappella San Pietro”, diverrà ben presto una sinagoga. Un gruppo di rabbini a Trento per un contatto con le autorità provinciali. Venduta la ex cappella, sarà centro di ebraismo. La trattativa tra la ‘Domonet srl’ e un importante imprenditore ebreo, di cui ancora non è dato sapere il nome, si è conclusa: la ex cappella del Simonino, all’interno di Palazzo Salvadori che era la allora sinagoga di Trento, dove Simonino fu martirizzato, passa di proprietà. E diventerà un centro importante di religiosità e cultura ebraica. Per questo ieri a Trento c’era un gruppo di rabbini venuto da Bruxelles per prendere accordi con l’assessore alla Cultura della Provincia circa l’inaugurazione del nuovo luogo di culto . Ieri 10 novembre, presso la Fondazione Bruno Kessler, sede di via S. Croce, gli invitati hanno potuto notare la presenza di alcuni rabbini, che per un certo tempo si sono anche appartati con l’assessore alla Cultura della Provincia Franco Panizza. «Si tratta di personalità di spicco della comunità ebraica europea, in particolare dell’European Jewish Development Fund». Perché questa loro visita in Trentino? «Ora che l’acquisto della ex cappella del Simonino è cosa fatta – si lascia scappare l’assessore – hanno voluto cercare questo primo contatto per iniziare a definire alcuni contorni dell’inaugurazione di quella che sarà di nuovo una sinagoga. Ma anche un centro di studio della cultura ebraica». A detta di Panizza i religiosi che si sono recati a Trento hanno manifestato l’idea che il nuovo centro di culto debba avere una risonanza internazionale e quindi che la sua inaugurazione debba essere all’altezza di questo fatto. Hanno chiesto quindi la collaborazione della Provincia in questo senso, chiedendo anche che il luogo di culto possa diventare sede di una programmazione culturale di livello. «Si è parlato di programmarvi degli eventi culturali a cui la Provincia potrebbe essere interessata» taglia corto Panizza.
La Cappella del Simonino era stata l’abitazione di Samuele da Norimberga, quindi sinagoga della comunità ebraica della città di Trento. Una comunità che era stato di fatto azzerata nel 1475 a seguito dei fatti che portarono alla morte del bambino, il Simonino, il cui omicidio fu attribuito agli ebrei. Il Simonino divenne un martire e come tale celebrato. Solo dopo più di cinque secoli quella comunità ebraica sarà infine riconosciuta «innocente» rispetto a quel presunto martirio. “Tra Gesù e Barabba, la folla aizzata dai Sommi Sacerdoti, scelse Barabba”.
La European Jewish Development Fund è sorta a Bruxelles nel 1993 e tra i suoi scopi dichiarati ha quello di «promuovere l’orgoglio ebraico, assicurare continuità alle tradizioni ebraiche e cercare di compattare la voce degli ebrei per combattere l’antisemitismo, sostenere e difendere «i grandi valori ideali e morali di Israele». In questo senso (vedi il sito HYPERLINK ) l’associazione si spende per ridare vigore ad una autentica cultura ebraica, anche nell’educazione giovanile e in contatto con il complesso mondo della comunicazione.



Il “trionfo” apparente del Sinedrio.
“Tenebrae factae sunt ”. È buio, il più totale. La chiesa che diventa una sinagoga a Trento è l’immagine della Chiesa universale che è stata infiltrata dalla “Sinagoga di Satana” (Apoc., II, 9) durante il Vaticano II. Gesù al Getsemani esclamò di fronte alle guardie del Sinedrio inviate da Anna e Caifa per arrestarlo e farlo crocifiggere: “Questa è l’ora vostra e del potere delle tenebre”, ossia dal Giovedì Santo sino al Sabato Santo al Sinedrio e al potere infero o tenebroso è stato concesso di poter tentare, quasi abbattere gli Apostoli ed apparentemente “sconfiggere”, con la morte di Croce, Gesù stesso, il quale, però, dopo tre giorni risuscitò e rivolse la sconfitta apparente in vittoria reale contro il demonio, la morte, il peccato e la “Sinagoga di Satana”. La Chiesa universale è “Cristo continuato nella storia”, anch’essa deve conoscere il tradimento di Giuda, dei suoi, le tenebre, l’ora di Barabba, l’abbandono, ma alla fine di quel lasso di tempo, risorgerà “senza macchia e senza ruga”. S. Simonino gode in Cielo una pace inalterabile, anche se i “Giuda” di ieri e di oggi lo hanno tradito, lo hanno gettato in una fossa sconosciuta preferendogli Barabba ed hanno trasformato la sua chiesa in una sinagoga, che secondo S. Giovanni Crisostomo è diventata dopo la morte di Cristo “la casa dei demoni” (Omelie contro i Giudei). Di fronte a tanto strazio non ci resta che pregare come Gesù nel Getsemani “se è possibile passi lontano da Me questo calice amaro, però non sia fatta la Mia, ma la Tua volontà!”, sicuri al tempo stesso della vittoria finale e della risurrezione del “Corpo mistico di Cristo”.



Vedasi:
http://www.doncurzionitoglia.com/sacrilegio_s_simonino_a_trento.htm




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