martedì 16 luglio 2013

Terra! E mi batte il cuore....

L'occasione è inaspettata, una vacanza al mare, un po' di riposo dopo un periodo intenso di fatica e soddisfazioni.
Quei momenti in cui dai importanza al tempo, sembri travolto dalla pigrizia, ma in realtà rifletti.
Lontano più di mille chilometri da casa, dalle mie tradizioni, dalla mia lingua, dalle mie origini, eppure all'improvviso mi imbatto in qualcosa di inaspettatamente vicino, simile, condiviso.
Dopo tanto mare, sale, sapori nuovi ecco che l'ultimo giorno mi trovo a visitare l'azienda agricola di un'amica.
Il padre ci accoglie e propone una visita. Siamo al Sud, il sole è rovente, ma in mezzo alla campagna scompare il senso di oppressione.
Ulivi, fragole, profumi, pensieri e tutto non esiste più.
La terra è arida, polverosa e mentre cammino curioso riscopro quel piacere che mi riporta all'infanzia, il miracolo di un frutto che in un deserto apparentemente senz'acqua nasce e cresce senza pesticidi o concimi chimici ricco di acqua e sapore.
Mentre il padre della mia amica racconta il sudore versato per creare tutto quello che mi circonda, provo una sensazione di ammirazione mista a commozione.
La Terra, la sua terra, partito da un fazzoletto ha rosicchiato un po' alla volta centimetri a ereditieri non curanti degli appezzamenti posseduti, si è costruito la forma di sussistenza più nobile che ci sia per lui è per la sua famiglia.
In azienda si dice creare valore, lui ha saputo co-crearlo con Madre Natura.
Tutto trasuda storia, vicende, avventure.
Dagli alberi da frutto agli ulivi, dalle vigne ai campi di grano, distese immense di fatica e soddisfazione.
No ragazzi, non è una vita facile, si lavora 365 giorni all'anno, ma sono sciocchezze quelle con cui vi lavano il cervello, non si vive male in campagna, non si muore di fame, si vive bene, in contatto con ciò che ci ha originati, la Terra e tutta la sua generosità.
Se avete dei dubbi andate a Parabita, azienda agricola le Camerelle, guardate negli occhi quell'uomo quando vi racconta la sua storia, chiedetegli di raccontarvi la sua vita, poi dite chi sono gli stolti, gli illusi, gli inutilmente persuasi.
Villano?? Grazie.

3 commenti:

  1. Bel pezzo Ale!
    Gli Archetipi si fanno largo nei nostri cuori anche quando meno ce l'aspettiamo!

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  2. L'amara realtà effettuale, è che "i buoi vanno dove l'erba è più fresca", resta comunque una scelta filosofico-aristocratica. I più stanno legati all'oblio degli pseudo-riti inculcati ad arte delle discoteche, happy-hours, drinks colorati, e un vuoto blaterare su argomenti inignificanti e autoreferenziali, come la grande madre TV insegna.
    Il rischio è quello del romanticismo bucolico, alla rurale e virtuosa repubblica,da sempre si preferiscono gli intrighi e i lussi dei palazzi imperiali. Oggi, tutti busenissmen in giacca a cravatta: non scambierebbero un millesimo delle loro commodities in cambio di tutta l'autenticità di questo mondo!
    E un radrizzatore del ciclo (Avatara) non nasce tutti i giorni!
    Noi, lo credo con tutto il cuore, abbiamo una fede, Fede.

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