sabato 30 novembre 2013

Weimar chiama Roma: immoralità, il nuovo che avanza.

Nel 1931, più del 60 % dei film tedeschi erano prodotti da ebrei e l' 82% delle sceneggiature erano scritte da autore ebrei, nonostante gli ebrei fossero meno dell' 1% della popolazione tedesca (0.90%).

L'intera vita era ridotta ad un comune denominatore di lussuria e del suo soddisfacimento. Castità e autodisciplina venivano schernite come pregiudizi d'altri tempi.

Lo storico inglese Sir Arthur Bryant descrive folle di prostitute bambine fuori dalle porte dei grandi hotel e ristoranti di Berlino.



Arrivando a Berlino negli anni della crisi iperinflazionistica (1923), Klaus Mann — figlio del grande romanziere Thomas Mann — ricordava en passant un gruppo di dominatrici:
Alcune di loro assomigliavano a feroci Amazzoni, sfoggiavano alti stivali di pelle verde luccicante. Una di loro brandiva una canna flessibile e mi guardava in modo lascivo appena passatole accanto. "Buona sera, Madam", dissi. Lei mi sussurrò all'orecchio: "Vuoi essere il mio schiavo? Costa solo sei miliardi di marchi e una sigaretta."
Georg Grosz, Before Sunrise. Prostitutes and their clients in the red-light district… this is how they actually dressed and paraded themselves in the garish, lamp-lit streets.
                                                                                                                                          
                                          
Un gruppo di quattordicenni ragazze russe, in fuga dal terrore rosso della macelleria comunista di Stalin, si industriava a mettere in piedi un'attività lucrativa per vivere a Berlino come dominatrici. Le giovani ragazze erano liberamente disponibili per sesso non solo in bordelli riservati a minori e in farmacie, ma anche richieste per telefono e consegnate ai clienti via taxi, come il cibo da asporto. Particolarmente bizzarre erano le coppie madre-figlia che insieme mettevano a disposizione dei clienti la loro arte.

"Bar, parchi di divertimento,bettole spuntavano come funghi. Lungo l'intera Kurfuerstendamm, uomini incipriati e con rossetto passeggiavano, e non tutti erano professionisti. Qualsiasi  ragazzo liceale voleva guadagnarsi del denaro. In oscuri locali dotati di stanzini con letti, si potevano vedere funzionari e uomini del mondo della finanza corteggiare teneramente marinai ubriachi, senza il minimo senso di vergogna. Neppure la Roma degli Svetonii  aveva visto simili orge come quelle pervertite in certe zone di Berlino, dove centinaia di uomini abbigliati da donne e centinaia di donne in guisa di uomini danzavano sotto gli occhi benevolenti della polizia. Nel collasso di tutti i valori, un genere di follia s impossessava di tutti. Giovani ragazze orgogliosamente si vantavano della loro perversione; essere sedicenni e ancora sotto sospetto di verginità sarebbe stata intesa come una disgrazia." 
Parole di Stephan Zweig, scrittore ebreo dell'epoca, appassionato di "sovversione dei sensi", addentro ai meandri dell'omosessualità, della sessuologia e al dilagante volto scientifico della distruzione di moralità e del pudore dopo le scaturigini dell'inconscio affiorati nello studio di Sigmund Freud, suo correligionario.


Luigi Barzini, nel suo  "Gli europei", descrive i saturnalia degli squallidi e intriganti bordelli di sesso pazzo della Berlino degli anni '20: 
"Ho visto magnaccia offrire cose di ogni genere a chiunque: giovani ragazzi, giovani ragazze, giovanotti robusti, donne libidinose, animali. All'apice del parossismo dell'eccitazione, del più voluttuoso brivido del troncare al collo un'anatra maschio, era permesso godere della sodomia, del bestialismo, dell'omosessualità, necrofilia e sadismo, tutt'insieme. E pure della gastronomia, nel senso che poi l'anatra si poteva pure mangiare."

Malinconicamente, ma con qualche timido ardimento nostalgico, Klaus Mann ebbe a commentare: "Eravamo tenuti per aver un esercito di prim'ordine. Ora abbiamo perversioni di prim'ordine!"


Se trovaste delle similitudini o riferimenti con le depravazioni morali o personaggi reali da Basso Impero o da Roma del giorno d'oggi, ebbene esse sono puramente volute.

Permettetemi ci concludere con una fulminante citazione di Romano Amerio, dal suo Iota Unum. Un baleno rischiarante nel pensiero offuscato dal mutiloquio babelico, che spiega molto di questo percorso nel fondo dell'abisso, andato accelerando dal libertinismo dei cosiddetti Lumi del Settecento al caos moderno da far invidia alle bibliche Sodoma e Gomorra, la demo-pornocrazia di massa dedita alle schiavitù tramite monitors. Tacitino i censori dell'anticensura, gli antiomofobi e i militanti del femminicidio, i facitori della psicopolizia del controllo globale: "Il pudore è un fenomeno che tocca la base metafisica dell'uomo." (§ 97).

Allora s'impone ulteriore la domanda: Chi ci vuole sottomessi alla somatolatria?







Rif.:
http://www.controversyofzion.info/deutschland_und_die_judenfrage.htm
http://www.darkmoon.me/2013/the-sexual-decadence-of-weimar-germany-by-lasha-darkmoon/

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