venerdì 17 agosto 2018



Il Tempo del Sogno  dreaming può aspettare.
(I)

Non è un tema per specialisti. Potrebbe sembrare, ma non è così. Non del tutto. Oramai se ne parla anche nel mondo anglosassone, Siamo nei primi anni del terzo millennio. Oltre due secoli, due e mezzo, sono passati da quando dei bianchi, come predoni famelici cominciarono a ronzare intorno alla sua preda australe. Qualche saggio di approdo. Il magnifico Cook, Botany Bay, Oyster Cove. Un giro intorno, per vedere quanto fosse grande. Dal circumnavitore M. Flinders vennero a conoscenza che la preda era ghiotta, e molto: una enorme isola-continente. Una preda del calibro di oltre 7,5 milioni di km quadrati. Compagnie delle Indie Orientali e teste coronate d' Europa con maniere ineffabili si accostano al sontuoso desco. Un saccheggio da corsari in grande stile. Ma la storia non è nuova e unica.
Niente affatto nuova. Certo il Nuovo Mondo. Ma non solo. Chi non ricorda "un popolo senza terra e una terra senza popolo", con il valore aggiunto di portarvi la democrazia in Palestina? Volete mettere boschi sterminati, prati. Dov'era deserto, inch'allah se dio vuole, ora sorgono  oliveti e frutteti (e bombe atomiche in abbondanza). Città industriali con tante fabbriche, condizioni civili e una frizzante vita moderna, non ne valeva forse la pena? Ma perchè le genti indigene non erano civili?
No. Decisamente non erano ritenute tali. Il darwiniano impero britannico, le sue università, facoltà scientifiche e umanistiche congiunte, e la intellighentzia accademica e no molto seriamente si misuravano si questioni fondamentali del tipo: a chi spetta la palma del ruolo di "anello mancante"? Senza contare poi che ci sono tanti gradini, si pensi solo all'India, il più prezioso diadema della Corona, meritevole di canini molto sviluppati per poterlo apprezzare appieno. Si sprecano gli "stadi" prima di somigliare all'englishman vittoriano e oltre. Ma anche europeo più in generale.
Ma non tutti hanno la fortuna dei palestinesi o anche degli irlandesi da venir del tutto ignorati, cancellati, inesistenti. Può capitare di peggio. Non sempre si passa inosservati, il che è anche peggio, può capitare di essere stimati parenti prossimi dei primati, gli animali che più assomigliano all'uomo. La tua lingua considerata un abbozzo di balbettio, la tua famiglia un' "orda", il tuo pensiero una contraddizione in termini, pre-logico, magico, alla Lévi-Bruhl. Gli oggetti più sacri ti sono tolti per essere spediti nei musei di tutto il mondo civilizzato. Le danze, le musiche e le arti che tanto ti emozionano e ti rendono la vita un'avventura degna di essere vissuta vengono filmate, registrate, fotografate e conservate "before it is too late".  Del resto se pensi che i bambini li portano gli spirit-child, praticamente equivalente della cicogna, con tanto di certificazione psicoanalitica - si perchè nel frattempo a Darwin si sono aggiunti Durkheim e Freud - cosa vuoi pretendere? Come dimenticare il profondissimo Bettelheim delle "ferite simboliche" o il super-ortodosso freudiano Roheim? E l'orco che porta via i bambini, lavoro da zingari, si materializza, fu pratica politica radicale e di un cinismo assoluto messa in atto dai governi per porre fine al "problema" dei nativi.
Una storia penosa e lunga. L'unica che valga la pena di essere raccontata ai surfisti del Reef o alle amabili anime sensibili del bird-  o del whale-watching in vacanza coi benefits coloniali. Causa sterminio buffalo-wachting  e simili, ci spiace, rimandiamo al prossimo ciclo cosmico.
Ed ora, si dia fiato alle trombe, si scopre finalmente, ma non senza polemica da parte degli esponenti  establishment intellettuali, che pare..., forse "British ...had invested... in an ideology of racial superiority" (A.Kenny, 2005). Peccato che nel frattempo l'Empire si sia metamorfosato nel Commonwealth, l'indicibile ricchezza comune, la "festa del ringraziamento", perchè, infondo, tutti siamo dei nativi.



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