giovedì 26 gennaio 2012

Meriterebbero un ripensamento...


Oggi è l’Australia Day, l’anniversario dello sbarco dei primi colonizzatori inglesi nella Baia di Sydney, avvenuto il 26 gennaio 1788. In Australia ci sono festeggiamenti, fuochi d’artificio, vengono consegnate le più alte onorificenze pubbliche, e il primo ministro tiene solitamente un discorso alla nazione. Il 26 gennaio, però, per gli aborigeni australiani è l’Invasion Day, il Giorno dell’Invasione, che fornisce la versione della storia dei loro antenati, maltrattati, soppressi e derubati delle loro terre dagli inglesi. 



Catene materiali e catene spirituali (il grembiulino copripudenda, insopportabile vista per la civilissima vittoriana potenza occidentale).

Gli esprorii continuano ieri come oggi, in Australia ome in Palestina. Stesse loghiche stessi attori


Solo uno dei tanti episodi della 'civilta' che oggi rappresenta la guida mondiale. Nessun revisionismo storico li ripagherà, nè loro lo chiedono. Non rimane che prendere atto e conoscenza della dottrina dei cicli storici irreversibili della Tradizione perenne, e possibilmente farla propria.

Non revisionismo di rito, ma un profondo ripensamento si, questo è possibile.




Veneravano la loro sacraTerra, tramandatagli dagli antenati, gli avi dai quali l'avevano ricevuta con l'impegno di accurdirla per poterla tramandare, a loro volta.
Di un enorme tempio-continente han fatto terra di saccheggio. Anche qui spadroneggiano multinazionali e finanza internazionale, gronda di banking systems.
Come per i Pellerossa nord-americani, non ne valeva forse la pena, guardare ora che immensa civiltà di cui andare fieri è sorta sui loro incolti spazi? E questi palestinesi, cenciosi e impolverati, baraccati nel deserto? Lasciateli a Giuda e vedrete che giardini vi fioriranno sulle loro terre!
Vedrete...











1 commento:

  1. Grazie per averli ricordati Franco... Grande atto di dignità per un popolo che era legato alla nostra Madre Terra...

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