Queste istantenee sono state prese da un occhio sensibile e giovane, di una ventenne, mia figlia Armida. Uno sguardo cittadino, fresco, stupìto, incuriosito e gioioso ad un tempo.
Difficile dare una valutazione 'obiettivo', naturalmente. Ci limitiamo quindi a definirlo uno sguardo da altrove e ad illuderci che la Madre Nera, vera Regina della montagna possa avvicinarla sempre più al suo seno potrettivo.
Tina, la figlia di Augusta, pascola al tiepido vento estivo. Tra poco compirà un anno di vita.
Il mondo che le sta davanti è suo.
Alba si fa uno spuntino. Ora è in dolce attesa.
Alba con Bruna si preparano ad una cenetta. Anche Bruna è gravida. Verso febbraio
il rinnovo del miracolo delle nascite, sotto lo sguardo benevolo ma anche severo
della Grande Madre, la Vergine del Parto che anche nel cristianesimo è riuscita a
trovarsi un posto, ma la cosa non è ancora vista con sospetto, e sottaciuta.
Le nostre energie che ci permetteranno di traghettare i rigori invernali.
Sono ecologiche e a km zero. Ma queste formule televisive e slogan da coltivatori diretti
ci lasciano totalente indifferenti.
Un vicino pianoro pattugliato da candite fanciulle. In bianco come spose, presidiano
la Corte della Madre Terra, la Madonna Nera, Regina per la quale i secoli e i millenni
di storia umana corrispondono al veloce baleno necessario ad una foglia per svolazzare a terra.
Vril dalla sua cuccia annuisce e saluta! Non vi pare?
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