giovedì 30 maggio 2013

L'individualismo si può considerare una forma di compiacimento indebito del propio io, una adulazione del sè, a discapito dei doveri verso la propria civiltà e comunità, che non sono mai dei fatti individuali. La leva per scalzare la stabilità tradizionale che conteneva la corrosiva e progressiva crescita dei campi dell'individuale si mostra essere l'esaltazione dei diritti e la comoda denigrazione, o anche il semplice sottacere, dei doveri.
Il culto dell'espressione

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