sabato 18 giugno 2011

Cosa penseresti se....

Cosa penseresti se il tuo parroco si presentasse in questo modo? O magari il tuo Vescovo?
Quale ragione potrebbe esporre per giustificarsi? Ne esisterebbe una?


Qualsiasi cosa tu possa pensare, non dimenticarti che vorrebbero farti credere che sta consolidando la 'democrazia', la tua stessa 'democrazia', elettiva e rappresentativa, partitica e libera, egualitarista, moderna, in cui la felicità è un diritto.
Non dimenticarti che una grande fede, giusta e santa, lo sta sostenendo.
Non dimenticarti che il cattolicissimo (?) Papa 'Santo-Subito' s'è inventato per lui la definizione di 'fratello maggiore' e confermato una 'antica alleanza mai revocata'.
Non dimenticare che il suo successore ha sancito dal Soglio Infallibile che non ha bisogno nè di ravvedimento, nè di rivedere le sue posizioni nei riguardi di Cristo.
Se riesci, non dimenticarlo....

2 commenti:

  1. Non puoi esserne così sicuro che voglia davvero consolidare la democrazia,parti in partenza premunito,eppure nell'epoca in cui viviamo non dovremmo stupirci di nulla,anche se è vero che vedersi il proprio parroco o addirittura il vescovo vestiti così sembrerebbero alquanto ridicoli,ma non dimenticare tu,che prima di tutto sono uomini,pari agli altri e Dio non fa differenza alcuna,a me non importa il giudizio delle persone,ciò che mi rasserena in questa vita assurda e che se alcuni sono convinti di non aver bisogno alcuno di rivalutarsi nei riguardi di Cristo,non saranno loro di certo a deciderlo quando saranno obbligati anche loro a lasciare il loro corpo...non dimenticarlo...però offrigli una possibilità di giustificarsi...ehhh se fosse stato rapito e tenuto in ostaggio e lo hanno schernito poi liberato privandolo della sua moralità e datogli un fucile scarico? Del resto anche Gesù venne deriso spogliato delle sue vesti e al posto del fucile gli fecero portare una croce.Tutto può succedere nella vita l'importanza è quello che credi tu non gli altri,vivi la tua fede (se ce l'hai) i preti e i vescovi penseranno alla loro il giudizio finale,sfoglierà quella antica alleanza mai revocata.

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  2. Cara Karol,
    sono rimasto a lungo indeciso se rispondere al tuo commento o meno e come.
    Credo che si sia molto da dire, anzi troppo, e quindi forse niente.
    Sono sovrastato dalle cose che si potrebbero dire, e dovrei operare una scelta. Ma questa marea montante di Babele mi opprime il cuore, e se appena faccio per aprire la bocca per dirti qualcosa, mi entra tutto dentro intasandomi e non riuscirò a dirti nulla.
    Il dolore contrasta con un senso di dovere, oppure la necessità di dire, perchè se si rinuncia anche a questo, che resta allora alla fine? Nulla. E infatti siamo proprio a questo. Ne sento tutto il peso.
    Sento che dietro le tue parole c'è tanto dolore. Ognuno di noi ne ha una dose. cerchiamo di esserne all'altezza.
    Tuttavia il male sulla terra, il suo processo di espansione non è casuale, e lasciato all'arbitrarietà degli eventi. Anzitutto perchè nulla accade 'per caso', penso ne converrai. E poi, secondo, lo dimostra anche il fatto che esso è organizzato, non può essere spontaneo e disorganico, come a volte si vorrebbe credere. Se esiste, si organizza, e si espande, certamente si può - si deve - dire che per essere attivo sulla terra degli esseri umani lo devono interpretare, agire, mettere in atto. E questo è un grande disegno, che sembra andare ben oltre le nostra possibilà di comprensione e di controllo.
    Questo disegno satanico, questa 'macchina infernale', che appare spesso come irresistibile e questo suo imparentamento col destino lo rafforza al di là dei suo essere.
    Non è tipico dei giorni nostri, ma una storia di gestazione millenaria ha covato questo stato di cose che sta raggiungendo il culmine, a noi pare, ai giorni nostri. E' facile tuttavia prevedere coi segni di cui disponiamo, che il futuro sarà anche molto peggio.
    Ti lascio, per ora, segnalandoti un paio di cose, che forse potrebbero essere validi strumenti di comprensione. Uno è il libro di Guénon "Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi". L'altro la poesia, scritta col sangue, di Pound "Usura". La puoi trovare anche qui, sul nostro blog. Scusami il patologico e inguaribile vezzo, che ti potrà apparire presuntuoso e un po' saccente, del vecchio professore che dà suggerimenti bibliografici.
    Per il perdono mi affido al cuore della 'umile, umile madre', per usare tue parole.

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