domenica 12 giugno 2011

Nerina, è accaduto ieri sera...




Con un manto nero come la notte, dai riflessi luminescenti, qui e là brillanti, come le lucciole sul prato che, con il calare delle luci, ancora si vedono sul prato - lucciole che complice la profezia poetica pasoliniana - del Tracciolino in queste sere. Ieri sera anche. E come d'incanto, mi piace pensare che si siano fissate sul manto notturno di Nerina, la capretta nata questa notto, forse sul far dell'alba....
L'aspetto esteriore più evidente certamente non possiamo dire l'abbia preso dalla madre, che comunque la circonda di attenzioni materne.
Ieri sera, quando abbiamo fatto rietrare gli animali, mancava Gertrude, che già da qualche giorno era sotto osservazione. E' ancora parecchio giovane, ma il gonfiarsi del petto, l'assunzione di un comportamente più schivo e riservato, ed infine il gonfiarsi delle parti intime, erano tutti segni inequivocabili. S'è dovuto portarla dentro la stalla un po' trascinandola. Di solito, il gregge si muove tutto unito.
Ma quella era una sera speciale.
La danza delle lucciole, un cielo che mostrava tutti i suoi segni, dai lampi minacciosi ad una calma luna riflessiva e pacata, le nubi merlati dai bagliori lunari coronavano spazi di sereno stellato. Una notte speciale, come sempre. Quando, dai lambicchi di Dio, germogliano nuove creature, è come se tutto il resto del creato festeggiasse il nuovo arrivo. Anche nell'aria, si sentiva qualcosa di magico, portava qualcosa di misterioso, di strano, fuori dal tempo.
Le follie del mondo, che feriscono l'anima e il suo Creatore, sembrano lontane. Da poco, il notiziario TV ci aveva informati del concerto di una cantante a Roma, l'ex-città eterna (ex, ovviamente, non perchè, l'eternità ha cessato di essere, quanto piuttosto perchè gli uomini hanno smesso di crederci, in questa notte lunga e buia, dolorosa della modernità). Una folla di persone acclamava il diritto ad essere tutti liberi (di fare quel che si vuole...) e uguali (maschi e femmine, uomini e donne, in un Caos da bolgia dantesca). Parlavano di un milione di persone, tutte convenute, con dispiegamento di mezzi di comunicazione, evento preparato come un cerimoniale pervertito con disponibilità di mezzi tecnici, gran chiasso mediatico e dotazione organizzattiva degna di una macchina ben oliata. Evidentemente, i denari non sono un problema per chi si mette al servizio di Satana. Remunera bene, come sa chi si fa 'Poverello' per piacere a Dio.
Sul Tracciolino la notte era nel vero senso di pace, silenziosa. Un Regno di Pace, quando ci si dimentica il frastuono della 'civiltà'. I suoi babelici tormenti che affollano i sogni di un labirinto inestricabile.
I temporali, temuti per i tanti rumorosi boati, poi, non hanno neppure prodotto tanto sconquasso. Si sono placati, ed infine allontanati, come nei brutti sogni, lasciando campo ad una quiete che sembra proiettarci in una dimensione sovrasensibile.


Nera come la notte, nera come la Terra di qui, dove domina l'Archetipo della Madonna Nera, fertile et humile, humus, gran seno germogliante, ventre cavernoso buio, è parsa sulla scena delle cose manifeste Nerina, la vita nascente, una capretta, un segno per coloro che sanno ascoltare.

Ha lasciato il Grande Essere, l'Essere Immanifesto, per individuarsi qui sul Tracciolino, nella nostra cascinetta. Con noi, a partire da oggi, condividerà l'esistenza, e tutto ciò che comporta, nel bene e nel male, un viaggio, un'avventura, anch'essa per andare Oltre...

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