sabato 20 febbraio 2010

Oggi vi voglio presentare Augusta.

Oggi vi voglio presentare alcuni membri della nostra "famiglia".
Iniziando da sinistra, Augusta, di razza valdostana, seminascosta da me, Bruna, e il piccolissimo Wolf, in veste di new entry.
Augusta ha una storia un po' triste...anche se a lieto fine. Ve la voglio raccontare.
Augusta è nata qui sul Tracciolino, prima che noi comprassimo casa e venissimo ad abitarci. A dire il vero, le cose sono andate così. Andiamo a vedere la casa con l'agente immobiliare. Era la prima visita. Siamo venuti via con Augusta in macchina.. della casa non ricordo di aver visto molto! L'anziano malgaro fu ben felice di vendercela. L'abbiamo chiamata Augusta, a ricordo di Aosta, essendo una valdostana. Sia detto per inciso, come Tito, che già dovreste conoscere, in onore dell'Imperatore Tito Vespasiano, glorioso guerriero.
Quindi, Augusta ha trascoro la sua prima infanzia a Naulìt, un posto che non trovereste mai sulle cartine, quattro baite isolate in Val Cervo. Purtroppo, l'allontanamento dalla madre, come sempre accade, non è stato indolore. Per un periodo relativamente lungo, si rifiutò di prendere il latte in polvere che le preparavamo. Ci vuole tutta l'ignoranza e la presunzione cieca della nostra epoca per credere che il latte in polvere o, come lo chimano alcuni, "ricostruito", possa sostituire quello materno, naturale.
Sulle prime, il fatto si poteva ritenere fisiologico. Vedendo che persisteva il suo rifiuto e nel timore per il peggio, vedendola apatica, l'alimentammo forzosamente. Tuttavia non cresceva come le altre caprette.
Quando la rivide, il malgaro mi disse: "E' la metà delle altre!"
La casa ci piaque, era quello che sognavamo. L'aquistammo. E quindi, anche Augusta ritornò 'a casa'. Fu come se sentisse la presenza della mamma. Cominciò a nutrirsi del fieno dei 'suoi' campi, a giocare, e alla fine riprese e superò in vivacità la Bruna. Era come se la mamma avesse ripreso a nutrirla, come una presenza invisibile.
Il paesaggio di casa fu la sua 'Traccia' per ritornare alla vita; ciò che per noi vorrebbe essere il 'Tracciolino'!

1 commento:

  1. Io c'ero e mi ricordo come piangeva Augusta senza la sua mamma...fino a non aver più voce...e che fatica farle prendere un po' di latte (col biberon e poi, con poca esperienza ma tanto amore, con una siringa senz'ago...) Nemmeno l'incanto di Naulito e la solarità di Rialmosso poterono molto.. Poi, tornata là, nella "Casa del Cuore" sul Tracciolino, ecco pian piano la lenta ripresa e il ritorno alla vita nei suoi prati natii.. :-) Bea.

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