Geronimo
era un Apache Chiricahua. Crebbe divenendo un rispettato
sciamano e un esperto guerriero, che combatté frequentemente contro le
truppe messicane. I suoi avversari messicani gli diedero il soprannome
di "Geronimo", la versione in lingua spagnola del nome "Girolamo".
Geronimo combatté contro un sempre maggior numero di truppe messicane e
statunitensi e divenne famoso per il suo coraggio e per essere sfuggito
numerose volte alla cattura.
Le forze di Geronimo divennero l'ultimo
grande gruppo di combattimento di pellerossa che si rifiutarono di
riconoscere il governo degli Stati Uniti nel West. Questa lotta giunse a
termine il 4 settembre 1886, quando Geronimo si arrese al generale
Nelson Miles dell'esercito statunitense, a Skeleton Canyon, Arizona.
Geronimo venne mandato in prigione a Fort Pickens (Florida). Nel 1894 venne trasferito a Fort Sill (Oklahoma).
Uniì il potere temporale di guerriero e duce del suo popolo a quello di autorità spirituale. I volto arso dal sole,gli abiti logori, una vitalità si legge sul suo viso, che i lanuidi pervertite dei nostri parlamenti manco si sognano di possedere, con le loro notti rave, mali perversi, corruzione, droghe e ridotti ad animali senza anima, quindi cloni, golem, automi. Combattè istintivamente il progresso, perchè era fin troppo consapevole del suo vero significato nefasto. Avatara vitalistico di Vishnù.
Avessimo noi dei condottieri simi. Fieri combattenti contro la modernità, ben consapevole che la modernità contro cui combatteva significava la perdita definitiva del sangue del suo popolo. Lungi dal possedere questa consapevolezza, non solo non possiedono un'oncia del suo coraggio, ma addirittura, apertamento o copertamente, facilitano l'invasione modernista e mondializzatrice.
Gloria a lui, ed a tutti i combattenti, tutti gli uomini 'contro il Tempo'. La loro sconfitta è solo apparente....momentanea...
Nessun commento:
Posta un commento