venerdì 6 agosto 2010

La macchina del tempo


Uno dei sogni dell'uomo più gettonati insieme a quello di volare è viaggiare nel tempo, scoprire cosa ci ha preceduti ma soprattutto cosa ci attende nel futuro.
In questi tempi in cui il vortice umano ruota ormai a velocità incalcolabili verso il nulla, il delirio, il vuoto e l'entropia potrebbe essere utile se non meraviglioso chiudere gli occhi e pensare al passato, alla tradizione, all'immutabile.
Forse però esiste un'alternativa, andare dove il tempo non sembra essere passato, dove tutto non è fermo ma immutato, dove il sole scandisce le ore e le stagioni si susseguono nel ciclo eterno della vita, della terra. Salire verso il Tracciolino ha il sapore della risalita dagli abissi, curva dopo curva si scorge la superficie e poi ad un tratto ecco l'aria, la boccata di ossigeno, che bello respirare quasi lo avevo dimenticato.
Qui tutto è diverso, tutto assume un significato differente, forse quello giusto, quello sfuggito ormai da tempo.
Il contatto con la terra, la natura e gli animali mi riporta con il pensiero a quel canto di sirene che mi vorrebbe in alto, in montagna, lontano da tutto e da tutti o quasi. Quel richiamo che mi assilla, mi toglie il sonno e la quiete, quell'irrefrenabile desiderio di scendere dalla nave e nuotare verso sponde sicure, immacolate.
Qui tutto è gerarchicamente ordinato e funzionante, nessuno scricchiolio o incertezza, un meccanismo oliato che funziona ininterrottamente da sempre, dal principio.
La compagnia è quella giusta, quella di Franco e Bea, due persone speciali che sanno farti sentire a casa, ti circondano di attenzioni e parole che danno sicurezza, non ti giudicano ma ti accolgono sempre e comunque.
Così con loro riscopro il profumo del fieno, di una stalla e di un orto, e guardo il mondo dall'alto, non con superiorità ma nello stesso modo in cui si potrebbe guardare dal bordo di un lavandino l'acqua sporca scivolare via. Da qui si vede la pianura, la distesa di smog e frenesia che di solito mi circonda...che tristezza vista da qua, dall'alto quasi stento a credere di provenire da quel vortice impazzito.
La giornata è finita ma il cuore batte ancora forte, è il mio sogno di bambino realizzato, una casa, una stalla, qualche bestiola e tanti profumi ma soprattutto due persone che dopo tante prove superate nella vita sanno ancora emozionarsi ed emozionare con dei gesti semplici, puri, così dannatamente fuori dal comune...purtroppo.

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