venerdì 3 settembre 2010

"Beati gli ultimi se i primi sono onesti"




Grazie per tutto questo........................................

3 commenti:

  1. Caro Gigi,
    grazie a te e ad Elena. Le foto sono bellissime! Stupende, emozionanti! E' stata una bellissima sorpresa vederle postate. Soprattutto perchè mi fanno rivivere quegli indimenticabili momenti sù in marga, all'imbrunire, coi profumi latte, camini anneriti dal fumo e intenso umidore intriso di formaggi che come vecchi saggi maturano e danno il loro meglio nel silenzio, nella pazienza. Immobili per i pochi che li sanno cogliere.
    Attimi belli di una giornata rara, ma dal fascino di un cardo argentato che spunta come un dono inatteso a luccicare tra i fili d'erba.
    Da vecchio brontolone quale orami sono, lasciami esprimere un'opinione. Tanto ormai, lo so che ti sei rassegnato al peggio: mi sa che dovete sopportarmi!
    Gli Ultimi, i veri Ultimi non subiscono passivi alcun ricatto e alcun condizionamento. A parer mio, non sono beati e basta o cercano la beatitudine, al di là di quello che fanno i primi, siano onesti o meno. La Realtà suprema è sempre fatta (di attimi) Ultimi e di Primi. L'Ultimo e il Primo, vengono riferiti nella tradizione islamica, come due dei Nomi di Dio. Ed i cristiani usano parlare di Alfa e Omèga, che ne è l'equivalente. Nella loro qualità di estremi ciclici si toccano.
    Non sono privilegiati i Primi, per il fatto che da loro dipende come se la passeranno gli Ultimi. E noi pensiamo a quegli Ultimi come a coloro che lassù nei crepuscoli settembrini delle marghe non smettono mai di fare legna tutto l'anno, vivono intensamente la simbiosi con le loro bestie e si astengono dal prender parte al banchetto consumistico e demenziale della modernità che guardanno da lontano...
    Ai Primi spetta il privilegio per essere vicini all'Attimo Creatore, però su loro pesa la condanna di essersene allontanati. Agli Ultimi, seppure pochi e macilenti come superstiti di una lunga e sofferta battaglia, va il merito di essere rimasti fedeli, credenti, anche se tutto ciò che li circonda ormai parla d'altro. Beati coloro che, come sentinelle sugli spalti fortificati, nella notte vegliano; e sulle nostre sacre montagne attendono fiduciosi che alla notte sicuramente succederà l'alba.
    Alla loro beatitudine, che non scambierebbero per nessuna lusinga progressista barluccicante come un richiamo per allodole, partecipano coloro che come te ne dànno testimonianza.

    Franco.

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  2. Caro Franco,
    credo che anche tu debba rassegnarti al fatto che non sono un interlocutore alla tua altezza, riesco come spesso tu mi ricordi, a creare immagini che parlano ma non sono capace di analizzare e scrivere in modo così profondo come tu sai fare.
    Conoscendoti deduco che il titolo dato al post non è di tuo gradimento a tal punto da farti scrivere in proposito.
    Tu sai che per questo tuo scrivere sei già scusato.
    Vorrei puntualizzare che il titolo non aveva intenzioni così profonde, ma mi rendo conto che lo scritto è scritto e tutti possono leggere e interpretare come meglio si crede.
    Tu Franco hai sicuramente letto bene, però la prossima volta sciverò in modo più chiaro.
    Sai che sono un semplice e come tale scrivo.

    ciao e grazie del post
    GiGi

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  3. Ho solo colto il destro che mi forniva il tuo intervento, titolo compreso, per alcune annotazioni che mi hanno sollecitato le tue parole e le tue immagini. Quindi, anche del mio commento parte del merito va a te.
    Per non parlare delle foto. Solo tu potevi cogliere quei sorrisi autentici e quella gallina impertinente sul masso.
    Non so perchè, ma ho la senzasione che sarà difficile che conceda altre foto scattate quel giorno... So il valore che hanno per te e rispetto il tuo giudizio.
    Del resto queste bastano ben a rendere l'idea di cosa può fare un'immagine...
    Ciao Franco.

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