lunedì 11 giugno 2012

Ancora perdite dalla guerra (or)mai (in)finita.



2 ottobre 2002, ,  quotidiano La Repubblica.
 
"Nel corso di una segreta esercitazione congiunta, svoltasi il mese scorso al largo di Haifa, unità della Sesta flotta americana e navi della marina militare israeliana avrebbero simulato il "ripescaggio" dello Scirè, il sommergibile capitanato dal comandante Bruno Zelich, autore di alcune delle missioni più audaci della Seconda guerra mondiale, celebre per le imprese dei suoi "maiali", siluri pilotati da uomini-rana con cui sferrava micidiali attacchi a sorpresa. Un vascello leggendario per la marineria d' Italia, la cui epopea si concluse il 10 agosto 1942, quando venne affondato da un cacciatorpediniere britannico a cui dava la caccia all' imboccatura del porto di Haifa.

 

Da allora lo Scirè è considerato dalla nostra Marina un sacrario inviolabile, anche perché custodisce i resti di un certo numero dei membri dell' equipaggio. Le navi commerciali o passeggeri italiane che transitano da Haifa hanno l' abitudine di lanciare corone di fiori sul punto in cui il vecchio sottomarino giace sul fondale, ad appena 30 metri di profondità. Ma nei giorni scorsi, secondo la tivù israeliana, una assai poco rispettosa esercitazione navale ha violato l'eterno riposo dei caduti dello Scirè e gravemente danneggiato il sommergibile. Senza che nessuno abbia preavvertito il governo italiano o pensato di chiedere scusa a cose fatte."
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La Sesta flotta  [americana]: "Si è trattato di un' esercitazione congiunta".







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