venerdì 8 giugno 2012

Tirano venti di guerra.


Questa notizia non è di quelle buone. Mi spiace, vorrei sbagliarmi ma occorre essere realistici, sento in lontanza mugghiare lugubri dei venti della guerra. L'abisso si sta spalancando sotto i nostri piedi. L'obiettivo è l' 'heartland' e, al solito, il petrolio.

Quando si preferisce zittire l'ONU (e altri organismi sovranazionali) per assecondarlo pretestuosamente solo quando fa comodo, si commette un fatale errore. Da una parte si impedisce la via della ricerca di una soluzione dialogante e diplomatica, la via 'naturale' - l'unica - e ovvia che  potrebbe condurre se non alla pace, almeno ad allontanare le minacciose nubi di guerra; e al contempo, si indebolisce ulteriormente il già screditato prestigio dell'organismo internazionale in questione, che dovrebbe svolgere l'autorevole ruolo di terzietà tra le parti contendenti. Un ruolo decisivo, ma non sembra in grado di svolgerlo.
Dovrebbe essere ben chiaro a tutti che questa volta l'asse usraeliano, nonchè l'immancabile servile codazzo europeo, non si trova davanti la caotica situazione balcanica, e neppure stati da 'liberare' da oppessori interni come in Afganistan, Iraq e Libia, come è accaduto finora, ma uno stato ben organizzato e determinato, dotato di armamenti nucleari e con protezioni di alleanze politche russo-asiatiche notevoli. Quindi, deve essere chiaro, che lo scenario questa volta è di dimensioni mondiali, esattamente come la crisi economica.

Questi sono i segni che il vento sta portando alle nostre orecchie. Chi vuole udire oda, finchè siamo in tempo!


Siria: Annan, si lavora a gruppo di contatto con Iran. Gli Usa frenano

Siria: Annan, si lavora a gruppo di contatto con Iran. Gli Usa frenano

08 Giugno 2012 - 10:58

(ASCA-AFP) - New York, 8 giu - Si sta lavorando alla costituzione di un ''gruppo di contatto'' sulla Siria composto ''sia da Paesi con un'influenza sulla regione che da organizzazioni internazionali''. Lo ha annunciato l'inviato speciale di Onu e Lega araba, Kofi Annan, al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, proponendo un coinvolgimento dell'Iran all'interno dell'organizzazione. ''E' una nazione importante nell'area - ha detto -. Spero ne possa far parte''.

Pronta la replica degli Stati Uniti attraverso la loro ambasciatore al Palazzo di Vetro Susan Rice, secondo cui il governo di Teheran ''e' parte del problema Siria. Non c'e' dubbio che si e' attivamente impegnato per sostenetre il regime di Damasco nel perpetrare la violenza contro la sua popolazione'', ha replicato la Rice conversando con i giornalisti.

''Pensiamo che l'Iran - ha poi aggiunto - non ha dimostrato, fino ad oggi, la disponibilita' a contribuire in modo costruttivo ad una soluzione politica e pacifica''.

rba/cam


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