venerdì 10 dicembre 2010

Spigolatura.


Cinquanta rabbini israeliani hanno firmato una lettera:
"Rispondendo a molte domande, diciamo che è proibito nella Torah vendere una casa o un campo della terra di Israele a uno straniero (foreigner) ", si appoggia al testo del Pentateuco, o i primi cinque libri della Bibbia.
Il testo, che è firmato da rabbini principalmente dipendenti dallo Stato, avverte che "colui che vende loro un appartamento in un'area dove gli ebrei provoca una grave danno ai suoi vicini".
"Dopo che qualcuno vende o affitta anche un solo appartamento, il valore di tutti gli appartamenti dei vicini precipita ... Colui che vende o affitta (a non ebrei) causa ai suoi vicini una grande perdita e il suo peccato è grave."
"Chiunque venda (una proprietà ad un non ebreo) deve essere tagliato!" (cut off, altrove si dice, con più eleganza, "ostracizzati").
Secondo Ynet, il sito israeliano di notizie, la lettera è stata pubblicata su giornali religiosi e distribuito nelle sinagoga di tutto il paese la scorsa settimana.

Fin qui le fonti.

Quello che vi propongo è solo un esercizio mentale. Provate ad immaginarvi non se una cinquantina di alti prelati cattolici, ma uno solo affermasse qualcosa di simile cosa succederebbe nel nostro Bel Paese ad un secolo e mezzo dalla sua nascita.
Improponibile. Forse anche divertente. Ma doveroso a sapersi.
E' ciò che "normalmente" accade, nel più assordante silenzio dei media occidentali, nell' "unica democrazia" del vicino Oriente. Curioso no?



Riferimenti:
http://www.americanfreepress.net/
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=33724:dont-rent-to-non-jews-israeli-rabbis-warn&catid=35:worldwide&Itemid=152

3 commenti:

  1. Chi nega per decreto di dare alloggio agli appartenenti di un'altra etnia è un razzista. Punto.

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  2. Caro Indio,
    permittimi di dire che la semplificazione è matrigna; in queste materie, in modo particolare. Prima di tutto la razza, è una dato di fatto, studiato dalle scienze naturali, sotto la spiecie di antropologia fisica. Va detto che intorno a questo termine, dopo le note, ma non completamente chiarite, vicende della 2° G.M., la discussione si è fatta difficoltosa, quando non impossibile.
    Consentimi solo una precisazione rispetto a quello che dici. A quanto sembra non è che si vieti ad un'altra etnia o razza di prendere, nel caso in oggetto, in affitto o acquistare immobili, ma lo si vieta al resto dell'umanità. Non si tratta quindi tanto di odio per una determinata razza quanto dell'esaltazione oltremisura della supremazia di una di esse. Come non può essere trascurato il fatto che tali immobili non si trovano ne in una qualsiasi periferia urbana, ma a Gerusalemme.
    Riconfermandoti tutta la mia simpatia ed amicizia,
    Franco

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  3. Ok... siamo d'accordo. Ma in quel caso c'è un particolare odio verso i palestinesi.
    Sulla questione delle razze un mio professore di formazione marxista, diceva la stessa cosa, aggiungendo che ammettere l'esistenza delle razze non significa essere razzisti (nel senso di prospettare una supposta superiorità di una razza sulle altre). Purtroppo alcuni termini da scientifici diventano inevitabilmente ideologici... l'illusione positivista che la politica potesse farsi anche scienza è stata sempre smentita dai fatti. Ma io non ne faccio questione di razza o di origine etnica: il sionismo è un'ideologia politica, uno dei tanti fondamentalismi che ci sono in giro...

    p.s: sul mio blog ho cancellato il mio post sul "capitalismo", ma non già per volontà di censura del dibattito, ma perchè mi son accorto che avevo disobbedito allo spirito del blog, che è quello di parlare di natura e di cultura sulla natura (il mo articolo su julius evola che tu hai apprezzato nasce per esempio da questo intento)...
    ciao!

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